Fondamenti 3 - Esercizi per l'indipendenza delle mani
Indicazioni preliminari
Procedere
nella lezione per gradi mettendo in pratica ciò che viene illustrato
nei filmati e negli ascolti. Ogni ascolto e ogni visione va
accompagnata da una certa dose di pratica sullo strumento prima di passare a un filmato o a un ascolto successivo. Teniamo conto che ogni modulo didattico
può impegnare un tempo che può variare da allievo ad allievo, e che comunque, di solito, non è inferiore alle due ore.
Durante la visione dei filmati usiamo il tasto PAUSE del lettore multimediale che stiamo usando, per fermare l'immagine in qualsiasi
momento lo desideriamo. Questo ci permetterà di identificare con chiarezza le dita da usare e i tasti da suonare.
I filmati vengono caricati in automatico, e la velocità di scaricamento dipenderà dal tipo di connessione Internet. I filmati
sono stati ottimizzati per essere caricati velocemente.
Qualora le indicazioni impartite a voce non si sentissero chiaramente, ciò dipende dal volume del lettore multimediale che
dovrà essere aumentato per un corretto ascolto. Se ciò non fosse sufficiente, potremo agire anche sul controllo volumi di Windows.
Molti studi indicano una sostanziale indipendenza dei due emisferi per quanto riguarda la musica: sebbene molte funzioni utilizzate dal musicista siano distribuiti ad entrambi gli emisferi.
Lesioni dell'emisfero di sinistra, che compromettono il linguaggio, solitamente non danneggiano le capacità musicali apprese. Al contrario, lesioni dell'emisfero di destra, che spesso compromettono le capacità musicali apprese, conducendo ad una sindrome denominata "amusia" (per analogia con l'afasia, che é la perdita della capacità linguistica su base lesionale), raramente compromettono il linguaggio.
Per quanto impegnativa per alcuni studenti, l'indipendenza dei due emisferi è un puro esercizio mentale e cognitivo che può essere sviluppato mediante appositi esercizi che andranno eseguiti giornalmente e con costanza.
Questo modulo didattico affronterà una serie di esercizi per facilitare l'indipendenza delle mani. Faremo ricorso soprattutto a spiegazioni
ritmiche e a filmati che mostrano la corretta posizione delle mani e il corretto svolgersi dell'esercizio.
Attenzione: Ogni esercizio dovrà essere portato a termine senza errori prima di passar a quello successivo. Questo è molto importante per
sviluppare in modo corretto le proprie abilità.
Una tra le difficoltà maggiori del suonare strumenti polifonici come il
pianoforte o l'organetto è quella di separare, per così dire, i
movimenti della mano destra da quelli della mano sinistra.
Istintivamente, la simmetria del sistema nervoso ci porta a compiere
con le mani, ma soprattutto con le dita, movimenti coordinati e uguali.
Questa serie di esercizi ci porterà a lavora dapprima su un tempo di
3/4 (tre tempi) e poi di 2/4 (due tempi). In entambi i casi la mano
destra (cioè quella del canto) sarà chiamata a suonare diverse
combinazioni ritmiche in abbinamento alla medesima cadenza ritmica.
Le configurazioni ritmiche sulle quali alleneremo l'indipendenza delle
nostre mani sono configurazioni presenti in moltissimi brani popolari,
anche se non esauriscono le infinite possibilità combinatorie della
ritmica. Ma allenare il cervello a "far parlare" due lingue diverse
alle due mani contemporaneamente sifnifica affrontare con maggior
sicurezza e immediatezza l'esecuzione di qualsiasi brano musicale.
Esercizi sul tempo di 3/4
Incominciamo subito a lavorare. Suoneremo sostanzialmente sempre sugli
stessi accordi, RE in apertura e SOL in chiusura. In questi esercizi
non faremo musica, quindi non è importante la scelta degli accordi.
Se abbiamo dei dubbi sulla posizione dei bassi, guardiamo lo schema dei bassi
qui.
Vediamo cosa deve fare la mano sinistra (quella che suona i bassi).
Alleniamoci a suonare il ritmo come illustrato dal filmato, con le dita
2 e 3. Per ricordarci la corrispondenza numeri-dita basta fare clic qui.
Quindi, sulla battuta di 3 tempi i bassi devono essere suonati secondo lo schema seguente:
basso - accordo - accordo
Prima di suonare, guardiamo il filmato più volte per prestare attenzione alla qualità del suono che vogliamo ottenere.
Importante.
Anche se stiamo facendo solo un esercizio di tecnica, prestiamo sempre
molta attenzione alla qualità del suono. Per esempio quando suoniamo un
tempo in tre tempi come questo ricordiamoci che il basso suonato sul
primo tempo deve essere accentato e un po' più lungo dei due tempi
successivi (i due accordi).
Esercizio n. 1
Ora passiamo ad aggiungere una semplice figurazione ritmica con la mano destra, quella del canto.
Il ritmo affidato alla mano destra, e il relativo accompagnamento della mano sinistra, è illustrato nella seguente figura:
Nota bene:
Le note sopra in chiave di violino solo quelle della mano destra, le
note di sotto sono quelle della mano sinistra. Per quanto riguarda la
mano sinistra, il basso è rappresentato dalla nota più in basso, mentre
l'accordo da quella più in alto.
In questo caso, canto e accompagnamento non hanno lo stesso ritmo, la
mano destra fa note lunghe che durano tre tempi. Così alleniamo la mano
destra a suonare un rutmo più lento di quello scandito dalla mano
sinistra.
Ascoltiamo la sequenza ritmica illustrata sopra.
Ora
riproduciamo con l'organetto questa sequenza ritmica con entrambe le
mani. Osserviamo attentamente il seguente filmato che illustra come
eseguire l'esercizio attraverso tre passaggi graduali:
Esecuzione della melodia con la sola mano destra;
Esecuzione lenta dell'esercizio con entrambe le mani;
Esecuzione a velocità normale e poi sostenuta dell'esercizio.
L'esercizio
si inizia a suonare in CHIUSURA sul tasto 6 (contando dall'alto) della
fila di SOL (la fila esterna più lunga) col dito 2. Per ricordarci la
corrispondenza numeri-dita basta fare clic qui.
Attenzione.
Esercitiamoci ad eseguire questo esercizio a velocità differenti, prima
lentamente e poi velocemente facendo sempre molta attenzione alla
precisione ritmica!
Esercizio n. 2
Ora passiamo ad aggiungere una semplice figurazione
omoritmica (cioè con lo stesso ritmo) con la mano destra, quella del
canto.
Il ritmo affidato alla mano destra, e il relativo accompagnamento della mano sinistra, è illustrato nella seguente figura:
Nota bene:
Le note sopra in chiave di violino solo quelle della mano destra, le
note di sotto sono quelle della mano sinistra. Per quanto rigiuarda la
mano sinistra, il basso è rappresentato dalla nota più in basso, mentre
l'accordo da quella più in alto.
In questo caso, canto e accompagnamento hanno lo stesso identico ritmo,
ed è questa la condizione più semplice in cui possono lavorare insieme
mano destra e mano sinistra.
Ascoltiamo (facendo clic sulla figura) la sequenza ritmica illustrata
sopra.
Ora
riproduciamo con l'organetto questa sequenza ritmica con entrambe le
mani. Osserviamo attentamente il seguente filmato che illustra come
eseguire l'esercizio attraverso tre passaggi graduali:
Esecuzione della melodia con la sola mano destra;
Esecuzione lenta dell'esercizio con entrambe le mani;
Esecuzione a velocità normale e poi sostenuta dell'esercizio.
L'esercizio
si inizia a suonare in CHIUSURA sul tasto 6 (contando dall'alto) della
fila di SOL (la fila esterna più lunga) col dito 2. Per ricordarci la
corrispondenza numeri-dita basta fare clic qui.
Attenzione.
Esercitiamoci ad eseguire questo esercizio a velocità differenti, prima
lentamente e poi velocemente facendo sempre molta attenzione alla
precisione ritmica!
Esercizio n. 3
Ora passiamo a una figurazione ritmica più
complessa. Suoneremo sempre le stesse note ma più veloci, ovvero in
ottavi, o crome. Ogni tempo della battuta da 3/4 contiene due ottavi (o
due crome).
Il ritmo affidato alla mano destra, e il relativo accompagnamento della mano sinistra, è illustrato nella seguente figura:
Nota bene: La difficoltà di questo esercizio risiede nel fatto che continuiamo a suonare gruppi di tre note, ma dobbiamo suonare due note
per ogni tempo della battuta.
In questo caso, mano destra e mano sinistra hanno ritmi molto diversi.
Questo esercizio non solo ci allena a suonare con la mano destra un
ritmo più veloce di quello tenuto dalla mano sinistra, ma anche a
distribuire le terzine su gruppi di due (ovvero: due gruppi di tre note
fanno sei note in tutto che vanno distribuite su due battute da 3/4,
ovvero su 6 tempi).
Ascoltiamo (facendo clic sulla figura) la sequenza ritmica illustrata
sopra.
Ora
riproduciamo con l'organetto questa sequenza ritmica con entrambe le
mani. Osserviamo attentamente il seguente filmato che illustra come
eseguire l'esercizio attraverso tre passaggi graduali:
Esecuzione della melodia con la sola mano destra;
Esecuzione lenta dell'esercizio con entrambe le mani;
Esecuzione a velocità normale e poi sostenuta dell'esercizio.
L'esercizio
si inizia a suonare in CHIUSURA sul tasto 6 (contando dall'alto) della
fila di SOL (la fila esterna più lunga) col dito 2. Per ricordarci la
corrispondenza numeri-dita basta fare clic qui.
Attenzione. Ripetiamo più volte la sequenza ed esercitiamoci ad eseguire questo esercizio a velocità differenti, prima lentamente e poi
velocemente facendo sempre molta attenzione alla precisione ritmica!
Esercizio n. 4
Ora passiamo a una ultima figurazione ritmica, più veloce di quella precedente ma ritmicamente meno complessa.
Suoneremo sempre le stesse note ma più veloci, ovvero in gruppi di terzine (tre note per ogni tempo della battuta).
Ogni tempo della battuta da 3/4 deve ora contenere tre note.
Il ritmo affidato alla mano destra, e il relativo accompagnamento della mano sinistra, è illustrato nella seguente figura:
Nota bene:
La difficoltà di questo esercizio risiede nel fatto che suoniamo molto
velocemente, cioè tre note per ogni tempo della battuta. Si noti che le
terzine sono contrassegnate dal numero 3 sopra il gruppo di tre note.
In questo caso, mano destra e mano sinistra hanno ritmi molto diversi.
Questo esercizio non solo ci allena a suonare con la mano destra un
ritmo più veloce di quello tenuto dalla mano sinistra, ma anche a
distribuire le terzine su gruppi di due (ovvero: due gruppi di tre note
fanno sei note in tutto che vanno distribuite su due battute da 3/4,
ovvero su 6 tempi).
Ascoltiamo (facendo clic sulla figura) la sequenza ritmica illustrata sopra.
Ora
riproduciamo con l'organetto questa sequenza ritmica con entrambe le
mani. Osserviamo attentamente il seguente filmato che illustra come
eseguire l'esercizio attraverso tre passaggi graduali:
Esecuzione della melodia con la sola mano destra;
Esecuzione lenta dell'esercizio con entrambe le mani;
Esecuzione a velocità normale e poi sostenuta dell'esercizio.
L'esercizio
si inizia a suonare in CHIUSURA sul tasto 6 (contando dall'alto) della
fila di SOL (la fila esterna più lunga) col dito 2. Per ricordarci la
corrispondenza numeri-dita basta fare clic qui.
Attenzione. Ripetiamo più volte la sequenza ed esercitiamoci ad eseguire questo esercizio a velocità differenti, prima lentamente e poi
velocemente facendo sempre molta attenzione alla precisione ritmica!
Esercizi sul tempo di 2/4
Lavoriamo ora sul ritmo di due quarti (Polke, scottische eccetera). Per
comodità suoneremo sempre gli stessi accordi, RE in apertura e SOL in
chiusura. Come per gli esercizi in 3/4, non suoneremo musica quindi non
è importante la scelta degli accordi.
Se abbiamo dei dubbi sulla posizione dei bassi, guardiamo lo schema dei bassi
qui.
Vediamo cosa deve fare la mano sinistra (quella che suona i bassi).
Alleniamoci a suonare il ritmo come illustrato dal filmato, con le dita
2 e 3. Per ricordarci la corrispondenza numeri-dita basta fare clic qui.
Quindi, sulla battuta di 2 tempi i bassi devono essere suonati secondo lo schema seguente:
basso - accordo | basso - accordo
Prima di suonare, guardiamo il filmato più volte per prestare attenzione alla qualità del suono che vogliamo ottenere.
Importante. Anche se stiamo facendo solo un esercizio di tecnica, prestiamo sempre molta attenzione alla qualità del suono.
Manteniamo i due tempi ben ritmati e staccati.
Esercizio n. 5
Ora passiamo ad aggiungere una semplice figurazione ritmica con la mano destra, quella del canto.
Il ritmo affidato alla mano destra, e il relativo accompagnamento della mano sinistra, è illustrato nella seguente figura:
Nota bene:
Le note sopra in chiave di violino solo quelle della mano destra, le
note di sotto sono quelle della mano sinistra. Per quanto riguarda la
mano sinistra, il basso è rappresentato dalla nota più in basso, mentre
l'accordo da quella più in alto.
In questo caso, canto e accompagnamento non hanno lo stesso ritmo, la
mano destra fa note lunghe che durano due tempi. Così alleniamo la mano
destra a suonare un ritmo più lento di quello scandito dalla mano
sinistra.
Ascoltiamo (facendo clic sulla figura) la sequenza ritmica illustrata sopra.
Ora
riproduciamo con l'organetto questa sequenza ritmica con entrambe le
mani. Osserviamo attentamente il seguente filmato che illustra come
eseguire l'esercizio attraverso tre passaggi graduali:
Esecuzione della melodia con la sola mano destra;
Esecuzione lenta dell'esercizio con entrambe le mani;
Esecuzione a velocità normale e poi sostenuta dell'esercizio.
L'esercizio
si inizia a suonare in CHIUSURA sul tasto 6 (contando dall'alto) della
fila di SOL (la fila esterna più lunga) col dito 2. Per ricordarci la
corrispondenza numeri-dita basta fare clic qui.
Attenzione.
Esercitiamoci ad eseguire questo esercizio a velocità differenti, prima
lentamente e poi velocemente facendo sempre molta attenzione alla
precisione ritmica!
Esercizio n. 6
Ora passiamo ad aggiungere una figurazione omoritmica (cioè con lo stesso ritmo) con la mano destra, quella del canto.
Il ritmo affidato alla mano destra, e il relativo accompagnamento della mano sinistra, è illustrato nella seguente figura:
Nota bene:
Le note sopra in chiave di violino solo quelle della mano destra, le
note di sotto sono quelle della mano sinistra. Per quanto rigiuarda la
mano sinistra, il basso è rappresentato dalla nota più in basso, mentre
l'accordo da quella più in alto.
In questo caso, canto e accompagnamento hanno lo stesso identico ritmo,
ed è questa la condizione più semplice in cui possono lavorare insieme
mano destra e mano sinistra.
Ascoltiamo (facendo clic sulla figura) la sequenza ritmica illustrata sopra.
Ora
riproduciamo con l'organetto questa sequenza ritmica con entrambe le
mani. Osserviamo attentamente il seguente filmato che illustra come
eseguire l'esercizio attraverso tre passaggi graduali:
Esecuzione della melodia con la sola mano destra;
Esecuzione lenta dell'esercizio con entrambe le mani;
Esecuzione a velocità normale e poi sostenuta dell'esercizio.
L'esercizio
si inizia a suonare in CHIUSURA sul tasto 6 (contando dall'alto) della
fila di SOL (la fila esterna più lunga) col dito 2. Per ricordarci la
corrispondenza numeri-dita basta fare clic qui.
Attenzione.
Esercitiamoci ad eseguire questo esercizio a velocità differenti, prima
lentamente e poi velocemente facendo sempre molta attenzione alla
precisione ritmica!
Esercizio n. 7
Ora passiamo a una figurazione ritmica più complessa. Suoneremo sempre le stesse note ma con una sincope, ovvero una nota più
lunga della sua metà immediatamente seguita da un sedicesimo (una biscroma). E' molto meno complicato di quello che sembra!
Il ritmo affidato alla mano destra, e il relativo accompagnamento della mano sinistra, è illustrato nella seguente figura:
Nota bene:
La difficoltà di questo esercizio risiede nel fatto che per ogni tempo
del basso si devono suonare due note ma con durate differenti! Lo
schema ritmico non è più simmetrico.
Anche in questo caso,
mano destra e mano sinistra hanno ritmi molto diversi. Questo esercizio
non solo ci allena a suonare con la mano destra un ritmo più veloce di
quello tenuto dalla mano sinistra, ma anche a suonare in modo sincopato
mantenendo il ritmo binario dei bassi (mano sinistra).
Ascoltiamo (facendo clic sulla figura) la sequenza ritmica illustrata sopra.
Ora
riproduciamo con l'organetto questa sequenza ritmica con entrambe le
mani. Osserviamo attentamente il seguente filmato che illustra come
eseguire l'esercizio attraverso tre passaggi graduali:
Esecuzione della melodia con la sola mano destra;
Esecuzione lenta dell'esercizio con entrambe le mani;
Esecuzione a velocità normale e poi sostenuta dell'esercizio.
L'esercizio
si inizia a suonare in CHIUSURA sul tasto 6 (contando dall'alto) della
fila di SOL (la fila esterna più lunga) col dito 2. Per ricordarci la
corrispondenza numeri-dita basta fare clic qui.
Attenzione.
Si noti che cercheremo di suonare le note molto staccate per aumentarne
l'effetto di sincope, così come è segnato nella precedente figura.
Infatti ogni nota è contrassegnata con il simbolo ">". Ripetiamo più
volte la sequenza ed esercitiamoci ad eseguire questo esercizio a
velocità differenti, prima lentamente e poi velocemente facendo sempre
molta attenzione alla precisione ritmica!
Ora abbiamo proprio terminato. Abbiamo fatto una lezione molto intensa
e lunga, ma solo la ripetizione di questi esercizi con costanza giorno
dopo giorno ci porterà a migliorare notevolmente l'indipendenza delle
nostre mani facilitando l'apprendimento di tutti i nuovi pezzi che
impareremo a suonare in futuro!