Procedere
nella lezione per gradi mettendo in pratica ciò che viene illustrato
nei filmati e negli ascolti. Ogni ascolto e ogni visione va
accompagnata da una certa dose di pratica sullo strumento prima di passare a un filmato o a un ascolto successivo. Teniamo conto che ogni modulo didattico
può impegnare un tempo che può variare da allievo ad allievo, e che comunque, di solito, non è inferiore alle due ore.
Durante la visione dei filmati usiamo il tasto PAUSE del lettore multimediale che stiamo usando, per fermare l'immagine in qualsiasi
momento lo desideriamo. Questo ci permetterà di identificare con chiarezza le dita da usare e i tasti da suonare.
I filmati vengono caricati in automatico, e la velocità di scaricamento dipenderà dal tipo di connessione Internet. I filmati
sono stati ottimizzati per essere caricati velocemente.
Qualora le indicazioni impartite a voce non si sentissero chiaramente, ciò dipende dal volume del lettore multimediale che
dovrà essere aumentato per un corretto ascolto. Se ciò non fosse sufficiente, potremo agire anche sul controllo volumi di Windows.
Questa lezione illustrerà alcune tecniche fondamentali di esecuzione sulla tastiera del canto. In particolare, vedremo nove esercizi che approfondiranno alcuni "modi" di suonare che ritornano spesso nei brani per organetto e che per questo motivo è importante conoscere molto bene.
Gli esercizi di questa lezione sono i seguenti:
Esecuzione di ottave
Successione degli intervalli sulla fila
Esecuzione di seste
Esecuzione di terze
Esecuzione di una scala di LA minore naturale su due ottave
Esecuzione di un fraseggio in chiusura di mantice
Tecnica della nota di contrappunto
Tecnica del ribattutto a due dita
Tecnica del ribattutto a tre dita
Faremo ricorso soprattutto a spiegazioni, ascolti audio, notazioni musicali e filmati che mostrano la corretta posizione delle mani e la composizione sulla tastiera di tutti gli accordi.
Per ogni esercizio si raccomanda di leggere dapprima la partitura (per chi sa leggere la musica), in seguito di ascoltare il file midi relativo il cui player si trova sotto la figura, e infine di eseguirlo gradualmente attraverso le indicazioni fornite nel video.
Nella lezione, faremo ricorso alla notazione anglosassone delle armonie, che differisce dalla notazione classica proveniente dalle prime sillabe dei celebri versi di Guido d'Arezzo:
Ut queant laxis Resonare fibris Mira gestorum Famuli tuorum Solve polluti Labii reatum, Sancte Iohannes
Traduzione: "Affinché i tuoi servi possano cantare con voci libere le meraviglie delle tue azioni, cancella il peccato, o santo Giovanni, dalle loro labbra indegne."
La notazione anglosassone, invece, ha questa corrispondenza:
A = LA
B = SI
C = DO
D = RE
E = MI
F = FA
G = SOL
Esecuzione di ottave
In musica, un'ottava (a volte abbreviato 8a o 8va) è l'intervallo tra una nota musicale ed un'altra, con lo stesso nome, la cui frequenza è doppia.
Per esempio, il la centrale ha una frequenza di 440 Hz ed il la posto un'ottava sopra ha una frequenza di 880 Hz, mentre quello un'ottava sotto ha una frequenza di 220 Hz. Il rapporto tra le frequenze di due note separate da un'ottava è perciò di 2:1.
L'ottava è il secondo intervallo più semplice in musica, dopo l'unisono. È l'intervallo che ricorre naturalmente quando una donna e un uomo cantano la stessa melodia.
Nella figura successiva è illustata la sequenza di ottave che suoneremo sulla fisarmonica diatonica, più precisamente una scala di ottave di DO (ascendente e discendente) e una di SOL (ascendente e discendente). Si può ascoltare l'intera sequenza mediante il player sottostante.
Suonare le ottave sulla fisarmonica diatonica è molto semplice ma si deve fare attenzione alla diversa disposizione dei tasti a seconda che si suoni in apertura o chiusura. La disposizione dei tasti per l'esecuzione di ottave è quella illustrata nelle seguente tabella.
Disposizione dei tasti per l'esecuzione di ottave in CHIUSURA. Il cerchio nero corrisponde al tasto premuto.
Disposizione dei tasti per l'esecuzione di ottave in APERTURA. Il cerchio nero corrisponde al tasto premuto.
Vediamo ora concretamente come suonare questa sequenza di ottave sulla tastiera della fisarmonica diatonica.
Successione degli intervalli sulla fila
Con questo esercizio vedremo quali intervalli musicali si formano, sia in apertura che in chiusura, utilizzando due sempli disposizioni dei tasti.
Nella fisarmonica diatonica, infatti, tasti adiacenti nella tastiera non suonano intervalli di seconda, come in quasi tutti gli strumenti a tastiera. Inoltre, l'apertura e la chiusura influiscono sul tipo di intervallo creato.
Nella figura successiva sono illustati gli intervalli suonati a seconda del mantice e della disposizione dei tasti premuti. Si può ascoltare l'intera sequenza mediante il player sottostante.
Gli intervalli musicali creati sono svariati: di seconda, seconda minore, terza, terza minore, quarta, quinta minore, quinta e sesta. Tutto questo con solo due disposizioni dei tasti! Nella figura non abbiamo indicato gli intervalli minori, in questa sede non è rilevante, quindi un intervallo di seconda minore o quinta minore è stato indivato semplicemente come 2 o 5.
La successione degli intervalli eseguibili sulla tastiera è quella illustrata nelle seguente tabella.
CHIUSURA
DISPOSIZIONE
APERTURA
5-6-6-5-6-6
5-5-4-5-5-4
3-3-4-3-3-4
3-3-2-3-3-2
Le disposizioni dei tasti si intendono a partire sempre dal terzo tasto dall'alto di ogni fila, da suonarsi con dito 2. Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per organetto che possiamo verificare qui.
Naturalmente, come si è capito, stiamo parlando di note eseguite simultaneamente, intervalli che prendono anche il nome di bicordi.
Gli intervalli bicordi di seconda, come si può ascoltare, sono i più dissonanti e quindi meno sfruttabili durante l'esecuzione di un brano. Gli intervalli di quarta e quinta sono più consonanti e armonici, ma l'intervallo più armonico e musicale è sicuramente il bicordo di sesta, sul quale verterà il prossimo esercizio.
Vediamo ora concretamente come suonare questa sequenza di intervalli sulla tastiera della fisarmonica diatonica.
Sequenza di seste
L'intervallo di sesta maggiore è l'intervallo esistente tra due note distanti fra loro 9 semitoni, cioè 4 toni e mezzo. Per esempio, la sesta maggiore di Do è La.
La sesta è un bicordo, ovvero due note suonate insieme, molto armonico, cioé molto gradevole all'ascolto rispetto ad altri intervalli.
Come abbiamo visto nell'esercizio precedente, è possibile suonare delle seste in chiusura. Questo esercizio illustrerà come eseguire delle seste in apertura di mantice, e con quale diteggiatura.
La diteggiatura e la disposizione dei tasti per l'esecuzione delle seste in apertura infatti è molto importante ed è quella illustrata nella seguente tabella:
Sulla fila di SOL: pollice (1) e mignolo (5)
Sulla fila di DO: indice (2) e anulare (4)
Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per organetto che possiamo verificare qui.
Nella figura successiva è illustata la sequenza di seste che suoneremo sulla fisarmonica diatonica, più precisamente si tratta di un vero e proprio fraseggio, sia in apertura (note nere) sia in chiusura (note rosse).
Come si vede dalla figura, questo esercizio sarà accompagnato con i bassi e armonizzato seguendo gli accordi indicati su un tempo di 4/4.
Vediamo ora concretamente come suonare questa sequenza di seste sulla tastiera della fisarmonica diatonica.
Sequenza di terze
L'intervallo di terza maggiore è l'intervallo esistente tra due note distanti fra loro 4 semitoni, cioè 2 toni. La terza maggiore di Do, ad esempio, è Mi.
Anche la terza è un bicordo, ovvero due note suonate insieme, molto armonico, cioé gradevole all'ascolto.
La diteggiatura e la disposizione dei tasti per l'esecuzione delle terze in apertura infatti è molto importante ed è quella illustrata nella seguente tabella:
Sulla fila di SOL: indice (2) e medio (3)
Sulla fila di DO: pollice (1) e anulare (4)
Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per organetto che possiamo verificare qui.
Nella figura successiva è illustata la sequenza di terze che suoneremo sulla fisarmonica diatonica, più precisamente si tratta di due sempli fraseggi in apertura, all'ottava alta e all'ottava bassa.
Vediamo ora concretamente come suonare questa sequenza di terze sulla tastiera della fisarmonica diatonica.
Esecuzione di una scala di LA minore naturale
L'antico modo eolio corrisponde alla moderna scala minore naturale. In pratica, si suona la scala diatonica del DO maggiore ma a partire dalla nota LA.
Infatti un modo per ottenere una scala minore naturale prendendo come riferimento iniziale una scala maggiore (ad es. Do maggiore) è quello di costruirla sul sesto grado: si prende cioè come tonica della nuova scala il 6° grado, nel nostro esempio il LA, e si utilizzano le stesse note della scala maggiore. La scala minore costruita a partire dal sesto grado di una scala maggiore è definita scala relativa minore.
Suoneremo una scala minore su due ottave (per la precisione, arriveremo fino al SOL basso), che è la massima estensione consentira da una fisarmonica diatonica. La diteggiatura per l'esecuzione della scala minore, anche in questo caso, è molto importante ed è quella illustrata qui di seguito:
Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per organetto che possiamo verificare qui.
Nella figura successiva è illustata la scala minore che suoneremo sulla fisarmonica diatonica. Come si vede, una volta suonata la scala minore di base, si suonerà la stessa scala ma con due strutture ritmiche differenti.
Vediamo ora concretamente come suonare questa scala minore sulla tastiera della fisarmonica diatonica.
Fraseggio in chiusura di mantice
Il fraseggio in chiusura è certamente più difficile del fraseggio in apertura a causa della naturale disposizione delle note sulla tastiera di una fisarmonica diatonica.
Con questo esercizio vedremo un fraseggio suonato tutto in chiusura che può essere utilizzato durante fasi di improvvisazione e/o variazione di temi, o che può essere usato come frase di passaggio.
La diteggiatura per l'esecuzione di questo fraseggio, anche in questo caso, è molto importante ed è quella illustrata qui di seguito:
Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per organetto che possiamo verificare qui.
Nella figura successiva è illustato il fraseggio che suoneremo sulla fisarmonica diatonica. Come si vede, una volta suonato il fraseggio di base, si suonerà lo stesso fraseggio ma con due strutture ritmiche differenti.
Vediamo ora concretamente come suonare questo fraseggio in chiusura di mantice sulla tastiera della fisarmonica diatonica.
Fraseggio con nota di contrappunto
Il fraseggio che studieremo in questo esercizio è tipico dell'esecuzione alla fisarmonica diatonica. Consiste nel suonare una linea melodica, alternando ad essa una nota di contrappunto, in questo caso fissa. L'effetto che si ricava è molto gradevole all'ascolto è rappresenta in molti casi una variazione della linea melodica principale.
Questo tipo di fraseggio può essere suonato sia in apertura, sia in chiusura di mantice, e questo permette di suonare con questa tecnica ampie parti musicali. Il fraseggio può essere utilizzato anche durante fasi di improvvisazione e/o variazione di temi.
Nella figura successiva è illustato il fraseggio che suoneremo sulla fisarmonica diatonica. Come si vede, le note in rosso sono le note della melodia principale alla quale si alterna continuamente la nota di contrappunto MI. Questa nota di contrappunto può anche variare, ma per semplicità in questo esercizio sarà sempre la stessa.
Come si vede dalla figura, questo esercizio sarà accompagnato con i bassi e armonizzato seguendo gli accordi indicati su un tempo di 3/4.
L'esercizio si compone di due parti distinte. In ognuna delle parti viene suonato un fraseggio diverso, ovvero due melodie originali differenti ma sempre caratterizzate dalla nota MI come nota di contrappunto.
Attenzione: l'esercizio 2 viene ripetuto due volte di seguito.
Vediamo ora concretamente come suonare questo fraseggio sulla tastiera della fisarmonica diatonica.
Fraseggio con ribattuto a due dita
Il ribattuto è una tecnica importante per la fisarmonica diatonica. Consiste nel ribattere continuativamente e a velocità sostenuta una stessa nota su uno stesso tasto. Il ribattutto può essere suonato usando due o tre dita. Nei prossimi due esercizi vedremo entrambe le tecniche.
Il rubattuto a due dita si suona con le dita medio (3) e indice (2). Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per organetto che possiamo verificare qui.
Il fraseggio che studieremo con il ribattutto a due dita è una semplice frase di valzer (tempo 3/4) che si può leggere nella partitura nella figura.
Questo tipo di fraseggio può essere suonato sia in apertura, sia in chiusura di mantice, e questo permette di suonare con questa tecnica ampie parti musicali, come in questo caso. Il fraseggio con ribattuto a due note può essere utilizzato anche durante fasi di improvvisazione e/o variazione di temi ed è particolarmente indicato per i tempi in 3/4 (walzer, fandango, ecc).
Nella figura successiva è illustato il fraseggio che suoneremo sulla fisarmonica diatonica. Come si vede, questo esercizio sarà accompagnato con i bassi e armonizzato seguendo gli accordi indicati su un tempo di 3/4.
Durante l'esercizio, suoneremo sia la melodia senza il ribattuto, sia la stessa melodia con la tecnica del ribattuto.
Vediamo ora concretamente come suonare questo fraseggio sulla tastiera della fisarmonica diatonica.
Ribattuto a tre dita
Il rubattuto a tre dita si suona ribattendo in sequenza lo stesso tasto con le dita anulare (4), medio (3) e indice (2). Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per organetto che possiamo verificare qui.
Il fraseggio che studieremo con il ribattutto a tre dita è una semplice frase in tempo di 6/8, nello stile del saltarello o della tarantella. Si può leggere nella partitura nella figura più sotto.
Questo tipo di fraseggio può essere suonato sia in apertura, sia in chiusura di mantice, e questo permette di suonare con questa tecnica ampie parti musicali, come in questo caso. Il fraseggio con ribattuto a tre note può essere utilizzato anche durante fasi di improvvisazione e/o variazione di temi ed è particolarmente indicato per i tempi in 6/8 (tarantella, saltarello, pizzica, ma anche repertorio irlandese).
Nella figura successiva è illustato il fraseggio che suoneremo sulla fisarmonica diatonica. Dapprima è presentata la melodia senza ribattuto, e successivamente la melodia come dovrà essere suonata con la tecnica del ribattuto. Durante l'esercizio, suoneremo sia la melodia senza il ribattuto, sia la stessa melodia con la tecnica del ribattuto.
Come si vede dalla figura, questo esercizio sarà accompagnato con i bassi e armonizzato seguendo gli accordi indicati su un tempo di 6/8.
Vediamo ora concretamente come suonare questo fraseggio sulla tastiera della fisarmonica diatonica.
Ora abbiamo proprio terminato. Abbiamo fatto una lezione molto intensa e lunga, ma solo la ripetizione di questi esercizi con costanza giorno dopo giorno ci porterà a migliorare notevolmente l'agilità delle nostre mani facilitando l'apprendimento e migliorando l'esecuzione di tutti i nuovi pezzi che impareremo a suonare in futuro!