Procedere
nella lezione per gradi mettendo in pratica ciò che viene illustrato
nei filmati e negli ascolti. Ogni ascolto e ogni visione va
accompagnata da una certa dose di pratica sullo strumento prima di passare a un filmato o a un ascolto successivo. Teniamo conto che ogni modulo didattico
può impegnare un tempo che può variare da allievo ad allievo, e che comunque, di solito, non è inferiore alle due ore.
Durante la visione dei filmati usiamo il tasto PAUSE del lettore multimediale che stiamo usando, per fermare l'immagine in qualsiasi
momento lo desideriamo. Questo ci permetterà di identificare con chiarezza le dita da usare e i tasti da suonare.
I filmati vengono caricati in automatico, e la velocità di scaricamento dipenderà dal tipo di connessione Internet. I filmati
sono stati ottimizzati per essere caricati velocemente.
Qualora le indicazioni impartite a voce non si sentissero chiaramente, ciò dipende dal volume del lettore multimediale che
dovrà essere aumentato per un corretto ascolto. Se ciò non fosse sufficiente, potremo agire anche sul controllo volumi di Windows.
In musica un abbellimento (detto anche ornamento o fioritura) è costituito dall'inserimento nella linea melodica di una o più note la cui funzione non sia strutturale bensì ornamentale e/o espressiva.
È per lo più indicato mediante note più piccole rispetto a quelle facenti parte di un brano o ponendo dei simboli sopra la nota reale alla quale si appoggiano.
Questo modulo didattico illustrerà una serie di esercizi per acquisire le principali modalità di abbellimento sulla melodia principale (mano destra), prassi fondamentale per l'interpretazione musicale alla fisarmonica.
Faremo ricorso soprattutto a spiegazioni, ascolti audio e filmati che mostrano la corretta posizione delle mani e il corretto svolgersi dell'esercizio.
In particolare, gli esercizi proposti consentono di praticare gli abbellimenti dapprima a una velocità inferiore a quella normale e quindi di identificarne la loro precisa struttura e modalità di esecuzione.
Tuttavia, solo l'esperienza e il nostro gusto musicale ci diranno quanto abbellire la melodia di un brano. Molto spesso, infatti, si assiste ad esecuzioni la cui quantità di abbellimenti rovina l'esecuzione della melodia originale o, altrimenti, il cui stile di abbellimento non si adatta alla tradizione del brano.
Nota bene. Non dobbiamo confondere l'abbellimento con la variazione sul tema. Sono due cose differenti. La variazione sul tema, spesso legata alle tecniche di improvvisazione, è una frase musicale che si ispira alla frase originale, che ne rispetta la sequenza degli accordi, tutta o in parte, e può essere molto libera nella sua costruzione. L'abbellimento, invece, lascia la frase originale ben evidente senza modificarla più di tanto.
Attenzione: Ogni esercizio dovrà essere portato a termine senza errori prima di passare a quello successivo. Questo è molto importante per
sviluppare in modo corretto le proprie abilità. Molti studenti trovano impegnativi o molto impegnativi alcuni esercizi rispetto ad altri. Non bisogna scoraggiarsi, ma allenarsi costantemente, riprovando più volte fino a quando l'esercizio sarà eseguito correttamente. Tuttavia, non bisogna avere fretta di suonare l'esercizio subito correttamente. Per suonarlo in modo esatto possono essere necessari anche giorni di studio.
Durante gli esercizi vengono date indicazioni sui bassi da suonare. Se abbiamo dei dubbi sulla posizione dei bassi, guardiamo lo schema dei bassi
qui.
Ricordiamoci di fare riferimento allo schema classico della diteggiatura musicale per le indicazioni delle dita da utilizzare. Per ricordarci la corrispondenza numeri-dita basta fare clic qui.
Esercizio n.1 - Il mordente.
Il mordente è un abbellimento il cui effetto è la rapida alternanza di tre, quattro o cinque note, per grado congiunto. L'esecuzione è in genere effettuata con la figura che rappresenta l'unità di suddivisione di terzo grado nel tempo del brano. Ad esempio, se il brano è scritto in quarti, la scrittura del mordente sarà alla terza suddivisione del quarto, cioé in triscrome.
In paticolare il mordente può essere:
Superiore, se la nota aggiunta è al grado diatonico superiore.
Inferiore, se la nota aggiunta è al grado diatonico inferiore.
Come vedremo, il mordente più usato è quello detto "superiore".
Questo esercizio è suddiviso in quattro parti:
Mordente superiore su un quarto in tempo di 3/4.
Mordente inferiore su un quarto in tempo di 3/4.
Serie di due mordenti superiori su ottavi in tempo di 3/4.
Mordente superiore su un quarto in tempo di 6/8.
Vediamo qui di seguito la partitura dell'esercizio n. 1.
L'esercizio comprende anche una parte di accompagnamento alla mano sinistra per esercitarci a coordinare meglio la melodia abbellita al ritmo dell'accompoagnamento che dovrà essere sempre preciso e a tempo.
Nota bene. Ogni parte dell'esercizio deve essere ripetuta più volte di seguito come indicato nella partitura.
Guardiamo attentamente il seguente filmato che illustra come eseguire l'esercizio attraverso passaggi graduali.
Esercizio n.2 - Il mordente con ribattuto.
Il mordente con ribattuto si ha quando la nota abbellita col mordente è seguida dalla stessa nota.
Questo esercizio mostra l'inizio di una mazurka "La Paire de Saulxures" composta da Sylvain Butté del gruppo francese "Gran mére et soufflet". Ascoltiamo qui nella versione originale come questo particolare tipo di mordente caratterizzi l'inizio di questa bella mazurka.
Vediamo qui di seguito la partitura dell'esercizio n. 2.
L'esercizio comprende anche una parte di accompagnamento alla mano sinistra per esercitarci a coordinare meglio la melodia abbellita al ritmo dell'accompoagnamento che dovrà essere sempre preciso e a tempo.
Nota bene. La prima parte di ogni esercizio è costituita dalla melodia senza abbellimento.
Guardiamo attentamente il seguente filmato che illustra come eseguire l'esercizio attraverso passaggi graduali.
Esercizio n.3 - L'appoggiatura.
L'appoggiatura è un tipo di abbellimento che consiste in una nota (di dimensioni ridotte) anteposta ad un'altra nota, o ad un accordo. L'appoggiatura può essere:
Superiore: quando si trova al di sopra della nota reale; in genere sta ad un intervallo di seconda minore o maggiore;
Inferiore: quando si trova ad un semitono diatonico di distanza dalla nota reale.
Attenzione. L'appoggiatura si differenzia dal mordente poiché non è un abbellimento che sta al posto della nota da abbellire, ma la precede.
La nota piccola toglie alla nota successiva un valore all'incirca uguale al proprio. L'appoggiatura viene praticamente sempre eseguita in battere (legando con la nota successiva); in tal modo, alla sua evidente funzione ornamentale melodica, si aggiunge una funzione di arricchimento armonico, poiché essa costituisce in genere un elemento estraneo all'armonia della nota successiva. Ciò spiega anche il motivo per cui l'appoggiatura procede il più delle volte per grado congiunto; è questo, infatti, il movimento melodico tipico per la risoluzione di una dissonanza.
L'appoggiatura può essere singola o doppia (o anche tripla) a seconda del numero di note che compongono l'appoggiatura.
Questo esercizio mostra l'abbellimento con appoggiature singole e doppie di una semplice frase di otto battute in due tempi.
Vediamo qui di seguito la partitura dell'esercizio n. 3.
L'esercizio comprende anche una parte di accompagnamento alla mano sinistra per esercitarci a coordinare meglio la melodia abbellita al ritmo dell'accompoagnamento che dovrà essere sempre preciso e a tempo.
Nota bene. La prima parte di ogni esercizio è costituita dalla melodia senza abbellimento.
Guardiamo attentamente il seguente filmato che illustra come eseguire l'esercizio attraverso passaggi graduali.
Esercizio n.4 - L'acciaccatura.
L'acciaccatura (o "appoggiatura breve" in quanto definibile anche come un'appoggiatura dalla durata brevissima) è disegnata con una o più note di valore breve. Quando è una sola nota, essa è tagliata, per distinguerla dall'appoggiatura, da una linea in diagonale.
L'acciaccatura può essere singola o doppia (o anche tripla) a seconda del numero di note che compongono l'acciaccatura.
Attenzione. L'acciaccatura si differenzia graficamente dalla appoggiatura dalla linea a "taglio" sulla nota. L'esecuzione è più veloce del valora mostrato dalla nota.
Ascoltiamo qui di seguito la differenza tra appogiatura e acciaccatura:
Appoggiatura
Acciaccatura
Questo esercizio mostra l'abbellimento con acciaccature singole e doppie di una semplice frase di otto battute in due tempi.
Vediamo qui di seguito la stessa frase melodica dell'esercizio n. 3 ma abbellita questa volta solo con acciaccature.
L'esercizio comprende anche una parte di accompagnamento alla mano sinistra per esercitarci a coordinare meglio la melodia abbellita al ritmo dell'accompoagnamento che dovrà essere sempre preciso e a tempo.
Nota bene. La prima parte di ogni esercizio è costituita dalla melodia senza abbellimento.
Guardiamo attentamente il seguente filmato che illustra come eseguire l'esercizio attraverso passaggi graduali.
Esercizio n.5 - Il raddoppio.
Il raddoppio è un tipo di abbellimento che si usa molto in musica, in particolare nella musica balcanica e irlandese, ma anche nei valzer.
L'abbellimento consiste nel raddoppiare determinate note tagliando in due la nota originale. L'effetto che ne consegue è pertanto più ritmico che melodico.
L'esercizio che svolgeremo ora mostrerà tre esempi di raddoppi in tre differenti stili:
Balcanico;
Celtico;
Musette (Valzer).
Vediamo qui di seguito la partitura dell'esercizio n. 5.
L'esercizio comprende anche una parte di accompagnamento alla mano sinistra per esercitarci a coordinare meglio la melodia abbellita al ritmo dell'accompoagnamento che dovrà essere sempre preciso e a tempo.
Nota bene. La prima parte di ogni esercizio è costituita dalla melodia senza abbellimento.
Guardiamo attentamente il seguente filmato che illustra come eseguire l'esercizio attraverso passaggi graduali.
Esercizio n.6 - La terzina.
La terzina è un tipo di abbellimento che si usa molto in particolare nella musica irlandese e del Suditalia e solitamente su tempi di 6/8.
L'abbellimento consiste nel suonare tre note nel tempo della nota originale. E' un effetto molto veloce e richiede molto allenamento poiché il suono deve rimanere staccato e chiaro. Anche questa volta, l'effetto che ne consegue è pertanto più ritmico che melodico.
L'esercizio che svolgeremo ora mostrerà due esempi di terzina in due differenti stili:
Italiano
Irlandese;
Suddivideremo quindi l'esercizio in due parti. Vediamo qui di seguito la partitura dell'esercizio n. 6.
L'esercizio comprende anche una parte di accompagnamento alla mano sinistra per esercitarci a coordinare meglio la melodia abbellita al ritmo dell'accompoagnamento che dovrà essere sempre preciso e a tempo.
Nota bene. La prima parte di ogni esercizio è costituita dalla melodia senza abbellimento.
Guardiamo attentamente il seguente filmato che illustra come eseguire l'esercizio attraverso passaggi graduali.
Esercizio n.7 - Il gruppetto cromatico.
Il gruppetto cromatico è un tipo di abbellimento molto usato per la musica irlandese.
In questo caso si tratta di un gruppo di note che va a sostituire una nota principale, e la sostituzione può avvenire "a tempo" oppure cercandone di ritardare il più possibile l'attacco per poi recuperare.
Anche questo abbellimento è piuttosto ritmico che melodico, quindi non sarà fondamentale la scelta delle note da suonare, ma soprattutto il ritmo.
L'effetto ritmico è quello di una curva sinusoidale, prima verso l'alto (con un intervallo di terza o seconda) e poi verso il basso (con un intervallo spesso di un semitono), partendo e arrivando sempre alla stessa nota.
L'abbellimenti quindi ha una sonorità cromatica, almeno in una sua parte. Per questo motivo, sull'organetto a 8 bassi sono suonabili soprattutto 4 differenti tipi di gruppetti cromatici:
DO a chiudere;
DO ad aprire;
FA ad aprire;
FA diesis ad aprire.
Suddivideremo quindi l'esercizio in quattro parti suonando i quattro gruppetti. Vediamo qui di seguito la partitura dell'esercizio n. 7.
L'esercizio comprende anche una parte di accompagnamento alla mano sinistra per esercitarci a coordinare meglio la melodia abbellita al ritmo dell'accompoagnamento che dovrà essere sempre preciso e a tempo.
Nota bene. La prima parte di ogni esercizio è costituita dalla melodia senza abbellimento.
Guardiamo attentamente il seguente filmato che illustra come eseguire l'esercizio attraverso passaggi graduali.
Esercizio n.8 - Il trillo.
Il trillo è il rapidissimo alternarsi della nota reale con la ausiliaria superiore (mai inferiore), che rigorosamente deve essere per grado congiunto. La durata di ogni nota dell'abbellimento deve essere conforme all'andamento del brano (più lenta se in un Adagio e più veloce in un Allegro).
Il trillo può essere:
diretto: inizia con la nota reale;
rovesciato: inizia con una nota ausiliaria (in genere un'acciaccatura) superiore o inferiore alla nota reale;
doppio: quando è eseguito contemporaneamente su due suoni in genere a distanza di terza maggiore o minore;
con preparazione: quando ha alcune note di valore minimo prima dell'inizio del trillo dalla nota reale;
con chiusura: quando alla fine del trillo ci sono alcune note prima della nota successiva a quella ornata;
Anche se il trillo non si usa frequentemente nella musica popolare, può essere comunque suonato in taluni casi per abbellire la melodia principale, secondo il gusto dell'esecutore.
Si applica comunque su note lunghe o di una certa durata per attenuare la monotonia di un suono lungo e tenuto o per accentuare la cadenza sulla nota successiva alla nota lunga.
Vediamo qui di seguito una chiara esemplificazione dei tipi di trillo.
Suddivideremo quindi l'esercizio in parti vedendo direttamente alcune applicazioni del trillo.
L'esercizio comprende anche una parte di accompagnamento alla mano sinistra per esercitarci a coordinare meglio la melodia abbellita al ritmo dell'accompoagnamento che dovrà essere sempre preciso e a tempo.
Guardiamo attentamente il seguente filmato che illustra come eseguire l'esercizio attraverso passaggi graduali.
Ora abbiamo proprio terminato. Abbiamo fatto una lezione molto intensa e lunga, ma solo la ripetizione di questi esercizi con costanza giorno dopo giorno ci porterà a migliorare notevolmente l'agilità delle nostre mani facilitando l'apprendimento e migliorando l'esecuzione di tutti i nuovi pezzi che impareremo a suonare in futuro!