Corso multimediale online di organetto


Schojaseutenscottish - Toon van Mierlo



Indicazioni preliminari

  1. Procedere nella lezione per gradi mettendo in pratica ciò che viene illustrato nei filmati e negli ascolti. Ogni ascolto e ogni visione va accompagnata da una certa dose di pratica sullo strumento prima di passare a un filmato o a un ascolto successivo. Teniamo conto che ogni modulo didattico può impegnare un tempo che può variare da allievo ad allievo, e che comunque, di solito, non è inferiore alle due ore.

  2. Durante la visione dei filmati usiamo il tasto PAUSE del lettore multimediale che stiamo usando, per fermare l'immagine in qualsiasi momento lo desideriamo. Questo ci permetterà di identificare con chiarezza le dita da usare e i tasti da suonare.

  3. I filmati vengono caricati in automatico, e la velocità di scaricamento dipenderà dal tipo di connessione Internet. I filmati sono stati ottimizzati per essere caricati velocemente.

  4. Qualora le indicazioni impartite a voce non si sentissero chiaramente, ciò dipende dal volume del lettore multimediale che dovrà essere aumentato per un corretto ascolto. Se ciò non fosse sufficiente, potremo agire anche sul controllo volumi di Windows.





    La scottish è una danza tradizionale di coppia, in 2/4, diffusa in tutta l'Europa.

    Compare in Francia verso il diciannovesimo secolo, forse originaria dell'Inghilterra o dalla Germania. Secondo alcuni ricercatori è stata introdotta nel 1848 in Inghilterra sotto il nome di Polka tedesca e poi rinominata "Scottish" agli inizi della Prima guerra mondiale per evitare il riferimento alla Germania. L'etimologia del nome fa riferimento a "scottischer" ossia passo scozzese.

    Ci sono delle varianti italiane, in Gallura (Sardegna) e nel Grossetano (Toscana), che hanno schemi fissi. In Toscana viene chiamata "sciòrtis" e in Gallura "scottis".

    Lo scottish che studieremo è uno scottish di composizione, quindi non tradizionale.

    Quando suoniamo musica da ballo è anche importante ricordare lo spirito delle singole danze, assecondando con la nostra musica gli accenti e i movimenti della danza. Lo scottish, in questo caso, la suoneremo sempre in modo molto chiaro, ritmato e non troppo lenta, scandendo bene il ritmo senza mai tuttavia farlo risultare troppo meccanico.

    "Schojaseutenscottish" è il titolo di una composizione per organetto di Toon van Mierlo, importante musicista della scena neo folk belga e attivo soprattutto con la formazione folk Naragonia.

    Molte delle sue composizioni sono entrate nel repertorio folk da danza e in quello musicale degli organettisti. Una di queste composizioni è appunto "Schojaseutenscottish".

    Vediamo nel filmato che segue l'esecuzine del brano da parte dello stesso Toon van Mierlo. Si può notare una cosa molto importante in questo video: la corretta postura di Toon, con la gamba che "tiene fermo" l'organetto e lo rende più stabile.


    Nota bene. Il mio amico Toon suona un organetto a tre file con molte alterazioni, quindi non ci preoccupiamo se sentiamo suonare nella sua versione alcune "blu notes" di abbellimento che noi sull'otto bassi non potremo suonare. La versione per otto bassi è comunque quella originale.

    Il brano è formato da due frasi, che chiameremo frase A e frase B. La versione di "Schojaseutenscottish" che studieremo fa riferimento a questa partitura. Non la useremo a fini strettamente didattici, ma sarà utile a chi sa leggere la musica.







    Per convenzione, gli accordi sulla partitura sono indicati secondo la modalità anglosassone.

    Niente paura per chi non sa leggere la musica. Noi non la useremo durante la lezione, ma è giusto che chi sa leggerla possa avere un ulteriore punto di riferimento.

    Come detto, lo scottish ha un ritmo disposto su quattro tempi. Per ogni battuta, la struttura dell'accompagnamento dei bassi è la seguente:


    1 2 3 4
    BASSO accordo BASSO * accordo


    * questo basso si può non suonare per avere un effetto più swing.

    Questo tempo coincide esattamente con l'accompagnamento dei bassi che suoneremo secondo la successione, battuta dopo battuta.

    Per una verifica corretta della velocità di esecuzione, oltre a fare riferimento ai contributi audio e video di questa lezione, possiamo usare un comune metronomo.

    Il tempo è circa 160 (ma si può suonare anche più veloce, fino a una pulsazione di 184), per chi si vuole aiutare con un metronomo.

    Questo scottish è strutturato su due frasi che si ripetono costantemente secondo lo schema seguente:

    A A B B

    Solo la frase B, come vedremo, ha due finali differenti, infatti le ultime due battute della frase B cambiano alla seconda ripetizione.

    Ascoltiamo come potrebbe essere suonato questa scottish, nella sua versione originale, senza alcuna variazione o abbellimento.






    Frase A

    Iniziamo a studiare la frase A. Sarà opportuno prima di tutto memorizzarla e per questo la possiamo ascoltare suonata da un organetto in versione solistica (senza accompagnamento di altri strumenti come nella versione originale).



    Durante questo ascolto facciamo particolare attenzione al ritmo e soprattutto all'armonia dei bassi.

    L'organetto usato per questa lezione è un organetto Castagnari modello Sander, suonato a due voci.

    Vediamo quindi come suonare sulla tastiera del canto la melodia della frase A.

    Attenzione. Il brano inizia in levare, cioé con le prime note, in questo caso due, prima della battuta iniziale, ovvero prima dell'accompagnamento dei bassi.

    Nel video, la nota iniziale è un DO e viene suonata in APERTURA sulla fila di SOL sul tasto 8 (contando dall'alto) col dito 4. Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per organetto che possiamo verificare qui.

    Cerchiamo sempre, quando suoniamo questo scottish e in generale, di non alzare mai troppo le dita dai tasti. Nei video, nelle parti di esecuzione alla normale velocità, si può vedere come le dita rimangano sempre basse sulla tastiera. Ciò facilita la precisione del ritmo e l'esecuzione di abbellimenti.

    La frase è suonata volutamente lenta in modo tale da permettere di identificare non solo le esatte note da suonare ma anche la corretta diteggiatura.

    Abbiamo infatti visto che sono fondamentali alcuni passaggi nella diteggiatura senza i quali l'esecuzione del brano non risulta agevole.

    Osserviamo più volte il filmato e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del mantice APRIAMO e CHIUDIAMO. La melodia dovrà essere suonata con sicurezza.

    Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come illustrato nella parte finale del filmato che abbiamo appena visto. Come esercizio, una volta acquisita la frase, possiamo suonare insieme al filmato.

    Attenzione. E' molto importante suonare con sicurezza la melodia solo con la mano destra prima di aggiungere l'accompagnamento dei bassi.

    Anche se ancora non suoniamo l'accompagnamento dei bassi, può essere molto utile scandire mentalmente il ritmo mentre suoniamo solo sulla tastiera del canto la frase A.

    Passiamo ora ai bassi. Per studiarli bene dobbiamo seguire uno schema che ci aiuti a comporre l'armonia di questo brano. Possiamo usare il seguente schema, dove per ogni battuta della frase A sono indicati i bassi e gli accordi da premere.

    Nota bene: il maiuscolo indica il basso e il minuscolo l'accordo.

    Se abbiamo dei dubbi sulla posizione dei bassi, guarda lo schema dei bassi qui.

    | LA lam LA lam | (apertura)
    | FA lam FA lam | (apertura)
    | SOL sol SOL sol | (chiusura, apertura)
    | FA fa SOL sol | (chiusura, apertura)
    | LA lam LA lam | (apertura)
    | FA lam FA lam | (apertura)
    | SOL sol SOL sol | (chiusura)
    | DO do RE/fa MI/sol | (chiusura, apertura)

    Attenzione. Questa sequenza si ripeterà per due volte uguale.

    Proviamo più volte tutto il giro dei bassi come indicato dallo schema, senza dimenticarci che suoniamo in 3 tempi e che quindi il basso deve essere più sonoro e lungo degli accordi.

    Vediamo, nel seguente filmato, come accompagnare la frase A con questa sequenza di bassi:

    Iniziamo a suonare molto lentamente per coordinarci meglio, successivamente, quando saremo più sicuri, aumentiamo la velocità fino alla normale velocità di esecuzione, illustrata nel prossimo video.

    Nota bene. Impariamo a suonare bene prima la versione originale senza variazioni e abbellimenti e SOLO DOPO studieremo la frase abbellita.

    Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come nel filmato che segue, sul quale possiamo anche suonare insieme una volta acquisita una certa sicurezza con la frase. Il tempo è circa 160 (ma si può suonare anche più veloce, fino a una pulsazione di 176), per chi si vuole aiutare con un metronomo.

    Importante. La frase A si ripete da capo. Facciamo attenzione, quando la riprendiamo daccapo, a non perdere il ritmo o rallentare.

    Guardiamo più volte i filmati, usiamo il tasto PAUSE per evidenziare la corretta diteggiatura, e proviamo a suonarci sopra.




    Frase B

    Ora siamo pronti per iniziare lo studio della frase B che presenta un andamento molto swing sul quale è possibile suonare un accompagnamento dei bassi particolare. Ascoltiamola suonata da un organetto in versione solistica.


    Vediamo quindi come suonare sulla tastiera del canto la melodia della frase B.

    Nota bene. La frase B ha un "da capo" come la frase A.

    La nota iniziale è un MI e viene suonata in APERTURA sulla fila di SOL sul tasto 9 (contando dall'alto) col dito 4. Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per organetto che possiamo verificare qui.

    La frase B è suonata volutamente lenta in modo tale da permettere di identificare non solo le esatte note da suonare ma anche la corretta diteggiatura.

    Abbiamo infatti visto che sono fondamentali alcuni passaggi nella diteggiatura senza i quali l'esecuzione del brano non risulta agevole.

    Osserviamo più volte il filmato e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del mantice APRIAMO e CHIUDIAMO. La melodia dovrà essere suonata con sicurezza.

    Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come illustrato nella parte finale del filmato che abbiamo appena visto. Come esercizio, una volta acquisita la frase, possiamo suonarla insieme al filmato.

    Attenzione. E' molto importante suonare con sicurezza la melodia solo con la mano destra prima di aggiungere l'accompagnamento dei bassi.

    Anche se ancora non suoniamo l'accompagnamento dei bassi, può essere molto utile scandire mentalmente il ritmo mentre suoniamo solo sulla tastiera del canto la frase B.

    Passiamo ora ai bassi. Per studiarli bene dobbiamo seguire uno schema che ci aiuti a comporre l'armonia di questo brano. Possiamo usare il seguente schema, dove per ogni battuta della frase B sono indicati i bassi e gli accordi da premere.

    Nota bene: il maiuscolo indica il basso e il minuscolo l'accordo.

    Se abbiamo dei dubbi sulla posizione dei bassi, guarda lo schema dei bassi qui.

    | FA lam FA lam | (apertura)
    | DO do DO do | (chiusura)
    | RE fa MI sol | (chiusura, apertura)
    | MI sol DO do | (chiusura)
    | FA lam FA lam | (apertura)
    | DO do DO do | (chiusura)
    | RE fa MI sol | (chiusura, apertura)

    Primo finale
    | LA lam MI sol | (chiusura, apertura)

    Secondo finale
    | LA lam LA lam | (apertura)

    Vediamo, nel seguente filmato, la frase B accompagnata da questa sequenza di bassi:

    Iniziamo a suonare molto lentamente per coordinarci meglio, successivamente, quando saremo più sicuri, aumentiamo la velocità fino alla normale velocità di esecuzione, illustrata nel prossimo video.

    Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come nel filmato che segue, sul quale possiamo anche suonare insieme una volta acquisita una certa sicurezza con la frase. Il tempo è circa 160 (ma si può suonare anche più veloce, fino a una pulsazione di 176), per chi si vuole aiutare con un metronomo.

    Importante. Facciamo attenzione quando riprendiamo la frase B, a non perdere il ritmo o rallentare.

    Guardiamo più volte i filmati, usiamo il tasto PAUSE per evidenziare la corretta diteggiatura, e proviamo a suonarci sopra.

    Nota bene. Il filmato che segue illustra l'esecuzione di tutto il brano con l'aggiunta di qualche variazione o abbellimento. Può essere anche molto utile per verificare i passaggi dalla frase A alla frase B e dalla frase B alla frase A, che dovranno essere fluidi e senza incertezze.

    Durante lo studio iniziamo suonando molto lentamente per coordinarci meglio, successivamente, quando saremo più sicuri, aumentiamo la velocità fino alla normale velocità di esecuzione, illustrata nel seguente filmato.

    Ricordiamo che il respiro del suono in questo brano è fondamentale. Facciamo cantare l'organetto, non affrettiamo le note e non suoniamo troppo forte, esaltando le note lunghe facendole crescere di volume dosando saggiamente il mantice. Tutto il resto è la vostra interpretazione.

    Come abbiamo visto in questo ultimo video, oltre alle variazioni sul tema, la melodia può subire anche una serie di abbellimenti. Si rimanda per questo alla lezione TE05 - Abbellimenti sulla melodia, lezione completamente dedicata agli abbellimenti musicali.

    Ora abbiamo proprio terminato. Dobbiamo solo studiare molto ed esercitarci seguendo le indicazioni della lezione.

    Buona musica e alla prossima lezione!



   
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