Corso multimediale online di organetto


La califfa - Ennio Morricone



Indicazioni preliminari

  1. Procedere nella lezione per gradi mettendo in pratica ciò che viene illustrato nei filmati e negli ascolti. Ogni ascolto e ogni visione va accompagnata da una certa dose di pratica sullo strumento prima di passare a un filmato o a un ascolto successivo. Teniamo conto che ogni modulo didattico può impegnare un tempo che può variare da allievo ad allievo, e che comunque, di solito, non è inferiore alle due ore.

  2. Durante la visione dei filmati usiamo il tasto PAUSE del lettore multimediale che stiamo usando, per fermare l'immagine in qualsiasi momento lo desideriamo. Questo ci permetterà di identificare con chiarezza le dita da usare e i tasti da suonare.

  3. I filmati vengono caricati in automatico, e la velocità di scaricamento dipenderà dal tipo di connessione Internet. I filmati sono stati ottimizzati per essere caricati velocemente.

  4. Qualora le indicazioni impartite a voce non si sentissero chiaramente, ciò dipende dal volume del lettore multimediale che dovrà essere aumentato per un corretto ascolto. Se ciò non fosse sufficiente, potremo agire anche sul controllo volumi di Windows.




    "La califfa" è il titolo di un tema musicale scritto da Ennio Morricone e utilizzato come tema principale nella colonna sonora dell'omonimo film del 1970 La califfa, la cui colonna sonora è stata pubblicata in forma di CD solo nel 2017.

    Ascoltiamo la versione originale, contaddistinta dalla presenza di un oboe solista, alla quale nel corso di questa lezione, affiancheremo la nostra interpretazione alla fisarmonica diatonica.

    Un consiglio per l'interpretazione. Poiché questa musica è molto lirica ed espressiva sarebbe musicalmente logico modellare il suono della fisarmonica in ogni suo minimo particolare, quindi una vibrazione d'ancia costante, ad esempio un tremolo, seppur lieve, sarebbe un elemento musicale artificiale e non modulabile. Pertanto, per chi ha la possibilità, si consiglia di suonare questo brano con una voce sola, e il vibrato, quando necessario, lo si farà secondo la tecnica appresa nella lezione TA 3 - La tecnica del mantice per l'interpretazione musicale. In questo modo, rendiamo l'espressività della fisarmonica diatonica molto simile a quella di un violoncello e, come fanno i violoncellisti, saremo noi a scegliere quando mettere il vibrato sulla nota.

    Questo brano sarà suonato esclusivamente con la tastiera destra, non suoneremo alcun accompagnamento ai bassi. L'accompagnamento e l'armonizzazione saranno dati dalla parte orchestrale e noi concentreremo l'attenzione sulla esecuzione solistica del tema.

    Discografia. La trascrizione delle musiche di Ennio Morricone per fisarmonica diatonica è un progetto musicale e discografico di Gianni Ventola Danese che si è concretizzato nel 2022 nella pubblicazione del disco intitolato Ennio. Per maggiori informazioni o per acquistare il Cd si può visitare questa pagina.

    Tonalità. Come possiamo ascoltare, la versione originale è in tonalità di RE maggiore. Per rendere il brano suonabile con una fisarmonica in SOL/DO il tema è stato trasposto in DO maggiore, quindi un tono più basso.

    Per studiare e soprattutto per suonare questo brano faremo uso di un accompagnamento puramente orchestrale, e quindi senza la voce dell'oboe solista, dal momento che sarà proprio la fisarmonica diatonica a prendere il posto dello strumento solista. Tuttavia, come vedremo, aggiungeremo una voce di violoncello campionato cosí da poter creare una interpretazione del brano più musicalmente originale ed elaborata e soprattutto per dare modo al tema principale di dialogare con la variazione di Gianni Ventola Danese.

    Ascoltiamo la versione per fisarmonica diatonica che studieremo in questa lezione.



    Come abbiamo sentito, la liricità del tema musicale è uno dei marchi di fabbrica delle composizioni di Ennio Morricone, e in questo caso Morricone sceglie uno stilema molto vicino alla musica sacra, potremmo definire questo tema come un "Agnus Dei" laico, il tema viene esposto tre volte come nella scrittura gregoriana secondo una chiara simbologia teologica.

    Morricone sceglie uno stile musicale sacro, religioso, che volutamente ha la funzione di innalzare a una dimensione spirituale e nobile la protagonista del film, in contrasto a uno sfondo di materialismo e cinico opportunismo, e questo aspetto lirico emerge ancora di più se ascoltiamo la versione cantata di questo tema, interpretata dalla celebre cantante italiana Milva.

    Il brano che studieremo in questa lezione è formato da una frase principale, che chiameremo frase A, una variazione della frase A scritta da Gianni Ventola Danese e, infine, da un breve interludio di collegamento (note in colore rosso, come evidenziato anche nella partitura che segue). Il tema principale, come detto è esposto tre volte, e la variazione va a sostituire la seconda ripetizione del tema. La versione di "La califfa" che studieremo fa riferimento a questa partitura, una trascrizione fedele delle note suonate nell'originale. Non la useremo a fini didattici, ma sarà utile a chi sa leggere la musica.







    Frase A

    Iniziamo a studiare la frase A. Sarà opportuno prima di tutto memorizzarla e per questo la possiamo ascoltare suonata da una fisarmonica diatonica in versione solistica (senza accompagnamento di altri strumenti come nella versione originale).


    Lo strumento usato per questa lezione è una fisarmonica diatonica in SOL/DO suonata a una voce, ovvero con una sola ancia mediante un apposito registro.

    Vediamo quindi come suonare sulla tastiera del canto la melodia della frase A.

    Attenzione. Il brano inizia in battere.

    Nel video, la nota iniziale è un MI e viene suonata in APERTURA sulla fila di SOL sul tasto 5 (contando dall'alto) col dito 4. Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per organetto che possiamo verificare qui.

    La frase è suona volutamente lenta in modo tale da permettere di identificare non solo le esatte note da suonare ma anche la corretta diteggiatura.

    Attenzione. Facciamo respirare il mantice, non suoniamo tutto forte e piatto, è molto importante!

    Osserviamo più volte il filmato e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del mantice APRIAMO e CHIUDIAMO. La melodia dovrà essere suonata con sicurezza.

    Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come nella parte finale del filmato, sul quale possiamo anche suonare una volta acquisita la frase.

    Cerchiamo anche di suonare alcune note con vibrato sul tasto, come mostrato nel video della lezione, questo aspetto interpretativo è molto importante nella musica di Morricone.

    Vediamo, nel seguente filmato, la frase A accompagnata dalla parte orchestrale. Ascoltiamo con attenzione l'esecuzione di questa frase insieme alla parte orchestrale, soprattutto cerchiamo di tenere il tempo. La difficoltà maggiore sta proprio nel fatto che il tempo in questo caso è molto lento e quindi ogni imprecisione sarà molto evidente.

    Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come nel video e, ovviamente, proviamo a suonare insieme.



    Come ulteriore passo di questo studio, dobbiamo provare a suonare la frase in modo solistico, senza più suonare insieme al maestro. A questo punto dobbiamo suonare il brano da soli, solo noi e l'accompagnamento orchestrale, che troverete qui di seguito nel file audio. Ascoltiamo le battute introduttive e usiamole per prendere il tempo, prima dell'inizio della frase, per allinearci correttamente alla velocità del brano.


    Il tempo musicale in Morricone. Come vedremo durante lo studio, il tempo nelle composizioni di Ennio Morricone è un elemento flessibile, si dilata e si restringe durante lo stesso brano musicale ed è forse anche per questo che le composizioni di Morricone suonano cosí fluide, naturali e mai meccaniche. Infatti vedremo che nella Variazione troveremo una battuta da tre tempi, e nell'Interludio troveremo una battuta da un solo tempo!

    Esercitiamoci a suonarla, fino a quando il risultato non sarà simile a quanto abbiamo ascoltato nel video precedente.

    Abbiamo finito di studiare la frase A.




    Variazione Frase A

    Iniziamo a studiare la Variazione della frase A. Questa frase non è scritta da Morricone, ma da Gianni Ventola Danese e rappresenta una delle tante possibilità di variazione di questo tema. Sarà opportuno prima di tutto memorizzarla e per questo la possiamo ascoltare suonata da un organetto in versione solistica (senza accompagnamento di altri strumenti come nella versione originale).


    Vediamo quindi come suonare sulla tastiera del canto la melodia della Variazione della Frase A.

    Nel video, la nota iniziale è un SI e viene suonata in CHIUSURA sulla fila di DO sul tasto 7 (contando dall'alto) col dito 4. Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per fisarmonica diatonica che possiamo verificare qui.

    La frase è suona volutamente lenta in modo tale da permettere di identificare non solo le esatte note da suonare ma anche la corretta diteggiatura.

    Attenzione. Facciamo respirare il mantice, non suoniamo tutto forte e piatto, è molto importante!

    Osserviamo più volte il filmato e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del mantice APRIAMO e CHIUDIAMO. La melodia dovrà essere suonata con sicurezza.

    Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come nella parte finale del filmato, sul quale possiamo anche suonare una volta acquisita la frase.

    Cerchiamo anche di auonare alcune note con vibrato sul tasto, come mostrato nel video della lezione, questo aspetto interpretativo è molto importante nella musica di Morricone.

    Vediamo, nel seguente filmato, la Variazione dela frase A accompagnata dalla parte orchestrale. Ascoltiamo con attenzione l'esecuzione di questa frase insieme alla parte orchestrale, soprattutto cerchiamo di tenere il tempo. La difficoltà maggiore sta proprio nel fatto che il tempo in questo caso è molto lento e quindi ogni imprecisione sarà molto evidente.

    Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come nel video e, ovviamente, proviamo a suonare insieme.



    Come ulteriore passo di questo studio, dobbiamo provare a suonare la frase in modo solistico, senza più suonare insieme al maestro. A questo punto dobbiamo suonare il brano da soli, solo noi e l'accompagnamento orchestrale, che troverete qui di seguito nel file audio. Ascoltiamo le battute introduttive e usiamole per prendere il tempo, prima dell'inizio della frase, per allinearci correttamente alla velocità del brano.


    Facciamo molta attenzione al metronomo registrato nel file audio, perché ci aiuterà a prendere il ritmo corretto.

    Esercitiamoci a suonarla, fino a quando il risultato non sarà simile a quanto abbiamo ascoltato nel video precedente.

    Abbiamo finito di studiare la Variazione della frase A.




    Interludio

    Iniziamo a studiare l'Interludio del brano. Non si tratta di una vera e propria frase, ma semplicemente di un collegamento melodico tra la seconda e la terza esposizione del tema. Sarà opportuno prima di tutto memorizzarla e per questo la possiamo ascoltare suonata da un organetto in versione solistica (senza accompagnamento di altri strumenti come nella versione originale).


    Vediamo quindi come suonare sulla tastiera del canto la melodia dell'Interludio.

    Nel video, la nota iniziale è un MI e viene suonata in CHIUSURA sulla fila di DO sul tasto 4 (contando dall'alto) col dito 3. Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per fisarmonica diatonica che possiamo verificare qui.

    La frase è suona volutamente lenta in modo tale da permettere di identificare non solo le esatte note da suonare ma anche la corretta diteggiatura.

    Attenzione. Facciamo respirare il mantice, non suoniamo tutto forte e piatto, è molto importante!

    Osserviamo più volte il filmato e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del mantice APRIAMO e CHIUDIAMO. La melodia dovrà essere suonata con sicurezza.

    Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come nella parte finale del filmato, sul quale possiamo anche suonare una volta acquisita la frase.

    Cerchiamo anche di auonare alcune note con vibrato sul tasto, come mostrato nel video della lezione, questo aspetto interpretativo è molto importante nella musica di Morricone.

    Vediamo, nel seguente filmato, l'Interludio accompagnato dalla parte orchestrale. Ascoltiamo con attenzione l'esecuzione di questa frase insieme alla parte orchestrale, soprattutto cerchiamo di tenere il tempo. La difficoltà maggiore sta proprio nel fatto che il tempo in questo caso è molto lento e quindi ogni imprecisione sarà molto evidente.

    Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come nel video e, ovviamente, proviamo a suonare insieme.



    Come ulteriore passo di questo studio, dobbiamo provare a suonare questo Interludio in modo solistico, senza più suonare insieme. A questo punto dobbiamo suonare il brano da soli, solo noi e l'accompagnamento orchestrale, che troverete qui di seguito nel file audio. Ascoltiamo le battute introduttive e usiamole per prendere il tempo, prima dell'inizio della frase, per allinearci correttamente alla velocità del brano.


    Facciamo molta attenzione al metronomo registrato nel file audio, perché ci aiuterà a prendere il ritmo corretto.

    Esercitiamoci a suonarla, fino a quando il risultato non sarà simile a quanto abbiamo ascoltato nel video precedente.

    Abbiamo finito di studiare l'Interludio.

    Nel seguente video ascoltiamo e osserviamo una interpretazione completa del brano. Facciamo attenzione soprattutto ai passaggi tra le varie frasi.

    Ricordiamo che il respiro del suono in questo brano è fondamentale. Non suoniamo troppo forte, ed esaltiamo le note lunghe facendole crescere di volume dosando saggiamente il vibrato sul tasto. Tutto il resto è la vostra interpretazione.

    Come ultimo passo dello studio, suoneremo in modalità solistica con l'accompagnamento orchestrale, senza suonare insieme. Allo scopo useremo il seguente file audio.

    Ricordiamo che in questa elaborazione del brano di Morricone abbiamo campionato una voce di violoncello (suonato dal celebre violoncellista croato Hauser) e l'abbiamo inserita nella registrazione. Questo ci da la possibilità di duettare con il tema principale mentre noi suoniamo una variazione creando un effetto di polifonia musicale molto interessante.


    Ora abbiamo proprio terminato. Dobbiamo solo studiare molto ed esercitarci seguendo le indicazioni della lezione.

    Buona musica e alla prossima lezione!



   
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