Procedere nella lezione per gradi mettendo in pratica ciò che viene illustrato nei filmati e negli ascolti. Ogni ascolto e ogni visione va
accompagnata da una certa dose di pratica sullo strumento prima di passare a un filmato o a un ascolto successivo. Teniamo conto che ogni modulo didattico
può impegnare un tempo che può variare da allievo ad allievo, e che comunque, di solito, non è inferiore alle due ore.
Durante la visione dei filmati usiamo il tasto PAUSE del lettore multimediale che stiamo usando, per fermare l'immagine in qualsiasi
momento lo desideriamo. Questo ci permetterà di identificare con chiarezza le dita da usare e i tasti da suonare.
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dovrà essere aumentato per un corretto ascolto. Se ciò non fosse sufficiente, potremo agire anche sul controllo volumi di Windows.
"Tammurriata delle sei sorelle", o "Canzone delle sei sorelle" è il titolo di una tammurriata (4 tempi) tratta la la Gatta Cenerentola, un'opera teatrale in tre atti, scritta e musicata da Roberto De Simone nel 1976.
Prendendo spunto da una celebre fiaba dello scrittore campano del XVII secolo Giambattista Basile, l'animatore della Nuova Compagnia di Canto Popolare, Roberto De Simone, ideò e musicò nel 1976 l'opera teatrale ''La gatta Cenerentola'' alla cui base c'era il lavoro di ricerca operato dall'autore e dal suo gruppo nelle tradizioni orali e musicali del Suditalia.
''La canzone delle sei sorelle'' è uno dei brani di questa opera musicale contraddistinto da un ritmo di tammurriata, una danza tradizionale campana che viene eseguita in una vasta zona che va dalla bassa valle del Volturno, il casertano, l'area circumvesuviana, sino all'Agro Nocerino, il nolano ed alla Costiera amalfitana.
Ascoltiamo qui di seguito la "Canzone delle sei sorelle" interpretata dalla Nuova compagnia di canto popolare.
Questa qui di seguito è invece è la mia trascrizione ed arrangiamento per fisarmonica diatonica. Per l'occasione, in compagnia di tammorra e castagnette, due strumenti tipici della Campania!
Lacanzha un testo che è il seguente, una specie di filastrocca popolare.
Che bella vocca ca tene ‘a primma sora
Che bella vocca ca tene ‘a primma sora
l’ha fatta apposta cu chella vocca a’ fora
quant’è bella ‘a primma sora
me n’ha fatto nnammurà
vucchéa accà vucchéa allà
cu chella vocca te vo’ vucchià.
Che belli mmane ca tene ‘a siconda sora
l’ha fatta apposta cu chelli mmane ’a fora
quant’è bella ‘a siconda sora
me n’ha fatto nnammurà
manéa accà manéa allà
cu chelli mmane te vò manià.
Che bella zizza ca tene ‘a terza sora
l’ha fatta apposta cu chelli zizze ‘a fora
quant’è bella ‘a terza sora
me n’ha fatto nnammurà
zezzéa accà zezzèa allà
cu chella zizza te vo’ zzezià.
Che bellu culo ca tene ‘a quarta sora
l’ha fatta apposta cu chillu culo ‘a fora
quant’è bella ‘a quarta sora
me n’ha fatto nnammurà
culéa accà culéa allà
cu chillu culo te fa’ sculà.
Che bella panza ca tene ‘a quinta sora
l’ha fatta apposta cu chella panza ‘a fora
quant’è bella ‘a quinta sora
me n’ha fatto nnammurà
panzéa accà panzéa allà
cu chella panza te vo’ spanzà.
Che bella cosa ca tene ‘a sesta sora
l’ha fatta apposta cu chella cosa ‘a fora
quant’è bella ‘a sesta sora
me n’ha fatto nnammurà
te cos’ accà te cos’ allà
cu chella cosa te cusarrà.
La tammurriata è un genere musicale scritto in 4 tempi. I quattro tempi vengono suddivisi secondo la scansione che segue:
1
2
3
4
BASSO
accordo
-
accordo
Nella sequenza dell'accompagnamento alla mano sinistra, ricordiamo che il basso va suonato più lungo e sonoro, mentre gli accordi saranno staccati.
Per l'apprendimento di una corretta impostazione della mano sinistra (la mano dei bassi) si rimanda alla lezione FT04 - I bassi e l'accompagnamento.
Ascoltiamo la versione per organetto solo che studieremo, suonata con un organetto in SOL/DO in tonalità di LA minore.
Il brano è formato da due frasi, che chiameremo frase A e frase B (come evidenziato anche nella partitura che segue). La versione di "Tammurriata delle sei sorelle
" che studieremo fa riferimento a questa partitura, una trascrizione del tema principale di questa mazurka. Non la useremo a fini didattici, ma sarà utile a chi sa leggere la musica.
Frase A
Iniziamo a studiare la frase A. Sarà opportuno prima di tutto memorizzarla e per questo la possiamo ascoltare
suonata da un organetto in versione solistica.
Durante questo ascolto facciamo particolare attenzione al ritmo e soprattutto all'armonia dei bassi.
L'organetto usato per questa lezione è un organetto Castagnari modello Sander suonato a tre voci, per dare un suono forte e corposo come è necessario in quasi tutta la musica del Suditalia.
Importante. La frase A presenta un finale col "da capo", va ripetuta quindi uguale per due volte.
Vediamo quindi come suonare sulla tastiera del canto la melodia della frase A.
Nel video, la nota iniziale è un MI e viene suonata in apertura sulla fila di SOL sul tasto 9 (contando dall'alto) col dito 4.
Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per
organetto che possiamo verificare qui.
La frase è suonata volutamente lenta in modo tale da permettere di identificare non solo le esatte note da suonare ma anche la corretta diteggiatura.
Bisogna prestare molta attenzione alla diteggiatura. Alcuni passaggi sono necessari per ottenere un suono migliore.
Osserviamo più volte il filmato e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del mantice APRIAMO e CHIUDIAMO. La melodia dovrà essere suonata con sicurezza.
Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come nella parte finale del filmato precedente.
Anche se ancora non suoniamo l'accompagnamento dei bassi, può essere molto utile scandire mentalmente il ritmo mentre suoniamo solo sulla
tastiera del canto la frase A.
Passiamo ora ai bassi. Per studiarli bene dobbiamo seguire uno schema che ci aiuti a comporre l'armonia di questo brano. Possiamo
usare il seguente schema, dove per ogni battuta della frase A sono indicati i bassi e gli accordi da premere.
Nota bene: il maiuscolo indica il basso e il minuscolo l'accordo.
Se abbiamo dei dubbi sulla posizione dei bassi, guarda lo schema dei bassi
qui.
| LA lam - lam | (apertura) | FA fa - fa | (apertura) | MI mi - mi | (chiusura) | LA lam - lam | (apertura)
| LA lam - lam | (apertura) | FA fa - fa | (apertura) | MI mi - mi | (chiusura) | LA lam - lam | (apertura)
Nota bene: la frase A, come evidenziato dalla partitura, si ripete due volte e la sequenza degli accordi rimane identica.
Proviamo più volte tutto il giro dei bassi come indicato dallo schema, senza dimenticarci che il basso deve essere più sonoro e lungo degli accordi.
Vediamo, nel seguente filmato, la frase A accompagnata da questa sequesta di bassi:
Iniziamo a suonare molto lentamente per coordinarci meglio, successivamente esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come nel filmato che segue, sul quale possiamo anche suonare insieme una volta acquisita una certa sicurezza con la frase. Il tempo è circa 180, per chi si vuole aiutare con un metronomo.
Un consiglio. Incominciamo ad abbinare la mano destra con la mano sinistra suonando con un tempo molto lento. La cosa più importante è trovare
il giusto sincronismo tra le mani e questo sarà facilitato, all'inizio dello studio, se suoneremo molto lentamente. Sarà nostra cura, con l'esercizio,
aumentare la velocità fino a suonarlo definitivamente a tempo normale.
Vediamo nel filmato che segue l'esecuzione della prima frase a velocità normale. Facciamo attenzione alla posizione delle dita e agli accenti.
Abbiamo terminato di studiare la frase A.
Frase B
Ora siamo pronti per iniziare lo studio della frase B. Ascoltiamola suonata da un organetto in versione solistica.
Durante questo ascolto facciamo particolare attenzione al ritmo e soprattutto all'armonia dei bassi.
Importante. Anche la frase B presenta due finali diversi definiti come "casella 1" e "casella 2".
Vediamo quindi come suonare sulla tastiera del canto la melodia della frase B.
Nel video, la nota iniziale è un MI e viene suonata in apertura sulla fila di SOL sul tasto 9 (contando dall'alto) questa volta col dito 5.
Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per
organetto che possiamo verificare qui.
La frase è suonata volutamente lenta in modo tale da permettere di identificare non solo le esatte note da suonare ma anche la corretta diteggiatura.
Osserviamo più volte il filmato e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del mantice APRIAMO e CHIUDIAMO. La melodia dovrà essere suonata con sicurezza.
Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come nella parte finale del filmato precedente.
Anche se ancora non suoniamo l'accompagnamento dei bassi, può essere molto utile scandire mentalmente il ritmo mentre suoniamo solo sulla
tastiera del canto la frase B.
Passiamo ora ai bassi. Per studiarli bene dobbiamo seguire uno schema che ci aiuti a comporre l'armonia di questo brano. Possiamo
usare il seguente schema, dove per ogni battuta della frase A sono indicati i bassi e gli accordi da premere.
Nota bene: il maiuscolo indica il basso e il minuscolo l'accordo. La frase si ripete per due volte uguale.
Se abbiamo dei dubbi sulla posizione dei bassi, guarda lo schema dei bassi
qui.
| LA lam - lam | (apertura) | RE fa - fa | (apertura) | SOL sol - sol | (apertura) | DO do - do | (chiusura)
| FA fa - fa | (chiusura) | RE fa - fa | (apertura) | MI mi - mi | (chiusura) | LA lam - lam | (apertura)
| SOL lam - lam | (apertura) | FA lam - lam | (apertura) | MI mi - mi | (chiusura) | LA lam - lam | (apertura)
| SOL lam - lam | (apertura) | FA lam - lam | (apertura) | MI mi - mi | (chiusura) | LA lam - lam | (apertura)
Proviamo più volte tutto il giro dei bassi come indicato dallo schema, senza dimenticarci che il basso deve essere più sonoro e lungo degli accordi.
Vediamo, nel seguente filmato, la frase B accompagnata da questa sequesta di bassi:
Iniziamo a suonare molto lentamente per coordinarci meglio, successivamente, quando saremo più sicuri, aumentiamo la velocità fino alla normale
velocità di esecuzione, illustrata nel precedente.
Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come nel filmato che segue, sul quale possiamo anche suonare insieme una volta acquisita una certa sicurezza con la frase. Il tempo è circa 180, per chi si vuole aiutare con un metronomo.
Un consiglio. Incominciamo ad abbinare la mano destra con la mano sinistra suonando con un tempo molto lento. La cosa più importante è trovare
il giusto sincronismo tra le mani e questo sarà facilitato, all'inizio dello studio, se suoneremo molto lentamente. Sarà nostra cura, con l'esercizio,
aumentare la velocità fino a suonarlo definitivamente a tempo normale.
Vediamo nel filmato che segue l'esecuzione della seconda frase a velocità normale. Facciamo attenzione alla posizione delle dita e agli accenti.
Abbiamo terminato di studiare la frase B.
Ora che abbiamo terminato di studiare le frasi A e B, possiamo suonare La tammurriata seguendo la sequenza AAB.
Nell'ultimo video che segue possiamo ascoltare una esecuzione completa del brano e, come esercizio, possiamo suonare insieme al video, cercando di stare a tempo e rispettando la giusta sequenza delle frasi. In questo video vengono anche mostrate delle variazioni melodiche con l'uso di bicordi.
Ricordiamo che il respiro del suono in questo brano è fondamentale. Non suoniamo troppo forte, leghiamo ed esaltiamo le note lunghe facendole crescere di volume dosando saggiamente il mantice. Dosiamo saggiamente le note di polifonia come illustrato nei video. Inseriamo gradualmente gli abbellimenti e/o le variazioni, non tutte insieme o troppo frettolosamente.