Procedere nella lezione per gradi mettendo in pratica ciò che viene illustrato nei filmati e negli ascolti. Ogni ascolto e ogni visione va
accompagnata da una certa dose di pratica sullo strumento prima di passare a un filmato o a un ascolto successivo. Teniamo conto che ogni modulo didattico
può impegnare un tempo che può variare da allievo ad allievo, e che comunque, di solito, non è inferiore alle due ore.
Durante la visione dei filmati usiamo il tasto PAUSE del lettore multimediale che stiamo usando, per fermare l'immagine in qualsiasi
momento lo desideriamo. Questo ci permetterà di identificare con chiarezza le dita da usare e i tasti da suonare.
I filmati vengono caricati in automatico, e la velocità di scaricamento dipenderà dal tipo di connessione Internet. I filmati
sono stati ottimizzati per essere caricati velocemente.
Qualora le indicazioni impartite a voce non si sentissero chiaramente, ciò dipende dal volume del lettore multimediale che
dovrà essere aumentato per un corretto ascolto. Se ciò non fosse sufficiente, potremo agire anche sul controllo volumi di Windows.
La polka è un ballo veloce, di coppia, molto popolare sia tra gli amanti del ballo liscio (con passi camminati che ricalcano il vecchio one step) che tra quelli del ballo folk (area occitana, quattro province, francese e irlandese). Divenuto ballo molto noto, ne esistono varie forme popolari oltre alle forme di musiche e danze da camera.
La polka che studieremo in questa lezione è "Ellin Polkka", una polca tradizionale finlandese molto conosciuta nel paese scandinavo.
Quando suoniamo musica da ballo è anche importante ricordare lo spirito delle singole danze, assecondando con la nostra musica gli accenti e i
movimenti della danza. La polka, in questo caso, la suoneremo sempre in modo molto chiaro, ritmato e non troppo lenta, scandendo bene il ritmo senza mai tuttavia farlo risultare troppo meccanico.
Ascoltiamo questa bella polka nell'esecuzione di Maria kalaniemi, una delle icone della musica tradizionale scandinava, ottima fisarmonicista e anche ottima suonatrice di fisarmonica diatonica. Qui in compagnia di altre due fisarmoniciste della tradizione finlandese, paese in cui la fisarmonica ha una lunga tradizione.
Oppure in questa energetica versione in sestetto con violino fisarmonica e clarinetto, in un arrangiamento molto bello
Iniziamo dunque a studiare questa bella polka. Ecco qui di seguito la partitura.
Per convenzione, gli accordi sulla partitura sono indicati secondo la modalità anglosassone.
Niente paura per chi non sa leggere la musica. Noi non la useremo durante la lezione, ma è giusto che chi sa leggerla possa avere un ulteriore punto di
riferimento.
Come detto, la polka non ha un tempo ternario ma disposto su due tempi.
Per ogni battuta, la struttura dell'accompagnamento dei bassi è la seguente:
1
2
3
4
BASSO
accordo
BASSO
accordo
Questo tempo coincide esattamente con l'accompagnamento dei bassi che suoneremo secondo la successione, battuta dopo battuta.
A differenza del valzer, suoneremo i bassi sempre ben marcati e leggermente staccati, come vedremo in seguito.
Per una verifica corretta della velocità di esecuzione, oltre a fare riferimento ai contributi audio e video di questa lezione,
possiamo usare un comune metronomo.
Il tempo è circa 160 (ma si può suonare anche più veloce, fino a una pulsazione di 184), per chi si vuole aiutare con un metronomo.
Questa polka è strutturata su quattro frasi, che chiameremo frase A, B, C e D, che si ripetono costantemente secondo lo schema seguente:
A A B B C C D D
Ogni frase, come vedremo, va quindi ripetura uguale per due volte.
Ascoltiamo come potrebbe essere suonata questa polka con la fisarmonica diatonica, qui nell'arrangiamento di Gianni Ventola Danese.
Frase A
Iniziamo a studiare la frase A. Sarà opportuno prima di tutto memorizzarla e per questo la possiamo ascoltare
suonata da un organetto in versione solistica (senza accompagnamento di altri strumenti come nella versione originale).
Durante questo ascolto facciamo particolare attenzione al ritmo e soprattutto all'armonia dei bassi.
L'organetto usato per questa lezione è un organetto Castagnari modello Sander, suonato a due voci.
Vediamo quindi come suonare sulla tastiera del canto la melodia della frase A.
Attenzione. Questa polka inizia in battere, ovvero sul primo tempo della prima battuta.
Nel video, la nota iniziale è un MI e viene suonata in APERTURA sulla fila di SOL sul tasto 5 (contando dall'alto) col dito 2.
Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per
organetto che possiamo verificare qui.
La frase è suonata volutamente lenta in modo tale da permettere di identificare non solo le esatte note da suonare ma anche la corretta diteggiatura.
Attenzione. Facciamo respirare il mantice, non suoniamo tutto forte e piatto, è molto importante!
Osserviamo più volte il filmato e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del mantice APRIAMO e CHIUDIAMO. La melodia dovrà essere suonata con sicurezza.
Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come nella parte finale del filmato, sul quale possiamo anche suonare una volta acquisita la frase.
Anche se ancora non suoniamo l'accompagnamento dei bassi, può essere molto utile scandire mentalmente il ritmo mentre suoniamo solo sulla
tastiera del canto la frase A.
Passiamo ora ai bassi. Per studiarli bene dobbiamo seguire uno schema che ci aiuti a comporre l'armonia di questo brano. Possiamo
usare il seguente schema, dove per ogni battuta della frase A sono indicati i bassi e gli accordi da premere.
Nota bene: il maiuscolo indica il basso e il minuscolo l'accordo.
Se abbiamo dei dubbi sulla posizione dei bassi, guarda lo schema dei bassi
qui.
| LA lam LA lam | (apertura) | LA lam LA lam | (apertura) | LA lam LA lam | (apertura) | LA lam LA lam | (apertura)
| LA lam LA lam | (apertura) | LA lam LA lam | (apertura) | LA lam MI mi | (apertura, chiusura) | LA lam LA lam | (apertura)
Nota bene: la frase A, come evidenziato dalla partitura, si ripete due volte e la sequenza degli accordi rimane identica.
Attenzione. Questa frase apre molto, quindi il mantice va riequilibrato in chiusura mediante l'uso della valvola di sfiato.
Proviamo più volte tutto il giro dei bassi come indicato dallo schema, senza dimenticarci che suoniamo in 2 tempi e che quindi il basso e l'accordo devono essere ben sonori e staccati.
Vediamo, nel seguente filmato, la frase A accompagnata da questa sequesta di bassi e, successivamente, nella parte finale del video, l'esecuzione della frase a velocità normale.
Iniziamo a suonare molto lentamente per coordinarci meglio, successivamente, quando saremo più sicuri, aumentiamo la velocità fino alla normale
velocità di esecuzione, illustrata nel precedente.
Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come nel filmato che segue, sul quale possiamo anche suonare insieme una volta acquisita una certa sicurezza con la frase. Il tempo è circa 120, per chi si vuole aiutare con un metronomo.
Importante. La frase A si ripete due volte. Facciamo attenzione quando la riprendiamo daccapo a non perdere il tempo.
Questa frase richiede molto esercizio. Guardiamo più volte i filmati, usiamo il tasto PAUSE per evidenziare la
corretta diteggiatura, e proviamo a suonarci sopra.
Un consiglio. Incominciamo ad abbinare la mano destra con la mano sinistra suonando con un tempo molto lento. La cosa più importante è trovare
il giusto sincronismo tra le mani e questo sarà facilitato, all'inizio dello studio, se suoneremo molto lentamente. Sarà nostra cura, con l'esercizio,
aumentare la velocità fino a suonarlo definitivamente a tempo normale.
Abbiamo finito di studiare la frase A.
Frase B
Iniziamo a studiare la frase B. Sarà opportuno prima di tutto memorizzarla e per questo la possiamo ascoltare
suonata da un organetto in versione solistica (senza accompagnamento di altri strumenti come nella versione originale).
Durante questo ascolto facciamo particolare attenzione al ritmo e soprattutto all'armonia dei bassi.
L'organetto usato per questa lezione è un organetto Castagnari modello Sander, suonato a due voci.
Vediamo quindi come suonare sulla tastiera del canto la melodia della frase B.
Attenzione. Questa polka inizia in battere, ovvero sul primo tempo della prima battuta.
Nel video, la nota iniziale è un MI e viene suonata in APERTURA sulla fila di SOL sul tasto 7 (contando dall'alto) col dito 4.
Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per
organetto che possiamo verificare qui.
La frase è suonata volutamente lenta in modo tale da permettere di identificare non solo le esatte note da suonare ma anche la corretta diteggiatura.
Attenzione. Facciamo respirare il mantice, non suoniamo tutto forte e piatto, è molto importante!
Osserviamo più volte il filmato e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del mantice APRIAMO e CHIUDIAMO. La melodia dovrà essere suonata con sicurezza.
Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come nella parte finale del filmato, sul quale possiamo anche suonare una volta acquisita la frase.
Anche se ancora non suoniamo l'accompagnamento dei bassi, può essere molto utile scandire mentalmente il ritmo mentre suoniamo solo sulla
tastiera del canto la frase B.
Passiamo ora ai bassi. Per studiarli bene dobbiamo seguire uno schema che ci aiuti a comporre l'armonia di questo brano. Possiamo
usare il seguente schema, dove per ogni battuta della frase B sono indicati i bassi e gli accordi da premere.
Nota bene: il maiuscolo indica il basso e il minuscolo l'accordo.
Se abbiamo dei dubbi sulla posizione dei bassi, guarda lo schema dei bassi
qui.
| LA lam LA lam | (apertura) | Mi mi MI mi | (chiusura) | Mi mi MI mi | (chiusura) | LA lam LA lam | (apertura)
| LA lam LA lam | (apertura) | Mi mi MI mi | (chiusura) | Mi mi MI mi | (chiusura) | LA lam LA lam | (apertura)
Nota bene: la frase B, come evidenziato dalla partitura, si ripete due volte e la sequenza degli accordi rimane identica.
Proviamo più volte tutto il giro dei bassi come indicato dallo schema, senza dimenticarci che suoniamo in 2 tempi e che quindi il basso e l'accordo devono essere ben sonori e staccati.
Vediamo, nel seguente filmato, la frase B accompagnata da questa sequesta di bassi e, successivamente, nella parte finale del video, l'esecuzione della frase a velocità normale.
Iniziamo a suonare molto lentamente per coordinarci meglio, successivamente, quando saremo più sicuri, aumentiamo la velocità fino alla normale
velocità di esecuzione, illustrata nel precedente.
Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come nel filmato che segue, sul quale possiamo anche suonare insieme una volta acquisita una certa sicurezza con la frase. Il tempo è circa 120, per chi si vuole aiutare con un metronomo.
Importante. La frase B si ripete due volte. Facciamo attenzione quando la riprendiamo daccapo a non perdere il tempo.
Questa frase richiede molto esercizio. Guardiamo più volte i filmati, usiamo il tasto PAUSE per evidenziare la
corretta diteggiatura, e proviamo a suonarci sopra.
Un consiglio. Incominciamo ad abbinare la mano destra con la mano sinistra suonando con un tempo molto lento. La cosa più importante è trovare
il giusto sincronismo tra le mani e questo sarà facilitato, all'inizio dello studio, se suoneremo molto lentamente. Sarà nostra cura, con l'esercizio,
aumentare la velocità fino a suonarlo definitivamente a tempo normale.
Abbiamo finito di studiare la frase B.
Frase C
Iniziamo a studiare la frase C. Sarà opportuno prima di tutto memorizzarla e per questo la possiamo ascoltare
suonata da un organetto in versione solistica (senza accompagnamento di altri strumenti come nella versione originale).
Durante questo ascolto facciamo particolare attenzione al ritmo e soprattutto all'armonia dei bassi.
L'organetto usato per questa lezione è un organetto Castagnari modello Sander, suonato a due voci.
Vediamo quindi come suonare sulla tastiera del canto la melodia della frase C.
Attenzione. Questa polka inizia in battere, ovvero sul primo tempo della prima battuta.
Nel video, la nota iniziale è un LA (all'interno di un accordo con MI e DO) e viene suonata in APERTURA sulla fila di SOL sul tasto 11 (contando dall'alto) col dito 5.
Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per
organetto che possiamo verificare qui.
La frase è suonata volutamente lenta in modo tale da permettere di identificare non solo le esatte note da suonare ma anche la corretta diteggiatura.
Attenzione. Facciamo respirare il mantice, non suoniamo tutto forte e piatto, è molto importante!
Osserviamo più volte il filmato e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del mantice APRIAMO e CHIUDIAMO. La melodia dovrà essere suonata con sicurezza.
Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come nella parte finale del filmato, sul quale possiamo anche suonare una volta acquisita la frase.
Anche se ancora non suoniamo l'accompagnamento dei bassi, può essere molto utile scandire mentalmente il ritmo mentre suoniamo solo sulla
tastiera del canto la frase C.
Passiamo ora ai bassi. Per studiarli bene dobbiamo seguire uno schema che ci aiuti a comporre l'armonia di questo brano. Possiamo
usare il seguente schema, dove per ogni battuta della frase C sono indicati i bassi e gli accordi da premere.
Nota bene: il maiuscolo indica il basso e il minuscolo l'accordo.
Se abbiamo dei dubbi sulla posizione dei bassi, guarda lo schema dei bassi
qui.
| LA lam DO do | (apertura, chiusura) | RE fa FA fa | (apertura) | SOL sol SOL sol | (apertura, chiusura) | DO do DO do | (apertura)
| RE fa FA fa | (apertura, chiusura, apertura, apertura) | RE fa FA fa | (apertura) | Mi mi MI mi | (chiusura) | LA lam LA lam | (apertura)
Nota bene: la frase C, come evidenziato dalla partitura, si ripete due volte e la sequenza degli accordi rimane identica.
Proviamo più volte tutto il giro dei bassi come indicato dallo schema, senza dimenticarci che suoniamo in 2 tempi e che quindi il basso e l'accordo devono essere ben sonori e staccati.
Vediamo, nel seguente filmato, la frase C accompagnata da questa sequesta di bassi e, successivamente, nella parte finale del video, l'esecuzione della frase a velocità normale.
Iniziamo a suonare molto lentamente per coordinarci meglio, successivamente, quando saremo più sicuri, aumentiamo la velocità fino alla normale
velocità di esecuzione, illustrata nel precedente.
Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come nel filmato che segue, sul quale possiamo anche suonare insieme una volta acquisita una certa sicurezza con la frase. Il tempo è circa 120, per chi si vuole aiutare con un metronomo.
Importante. La frase C si ripete due volte. Facciamo attenzione quando la riprendiamo daccapo a non perdere il tempo.
Questa frase richiede molto esercizio. Guardiamo più volte i filmati, usiamo il tasto PAUSE per evidenziare la
corretta diteggiatura, e proviamo a suonarci sopra.
Un consiglio. Incominciamo ad abbinare la mano destra con la mano sinistra suonando con un tempo molto lento. La cosa più importante è trovare
il giusto sincronismo tra le mani e questo sarà facilitato, all'inizio dello studio, se suoneremo molto lentamente. Sarà nostra cura, con l'esercizio,
aumentare la velocità fino a suonarlo definitivamente a tempo normale.
Abbiamo finito di studiare la frase C.
Frase D
Iniziamo a studiare la frase D. Sarà opportuno prima di tutto memorizzarla e per questo la possiamo ascoltare
suonata da un organetto in versione solistica (senza accompagnamento di altri strumenti come nella versione originale).
Durante questo ascolto facciamo particolare attenzione al ritmo e soprattutto all'armonia dei bassi.
L'organetto usato per questa lezione è un organetto Castagnari modello Sander, suonato a due voci.
Vediamo quindi come suonare sulla tastiera del canto la melodia della frase D.
Attenzione. Questa polka inizia in battere, ovvero sul primo tempo della prima battuta.
Nel video, la nota iniziale è un SI (all'interno di un accordo con RE e SOL diesis) e viene suonata in CHIUSURA sulla fila di SOL sul tasto 7 (contando dall'alto) col dito 4.
Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per
organetto che possiamo verificare qui.
La frase è suonata volutamente lenta in modo tale da permettere di identificare non solo le esatte note da suonare ma anche la corretta diteggiatura.
Attenzione. Facciamo respirare il mantice, non suoniamo tutto forte e piatto, è molto importante!
Osserviamo più volte il filmato e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del mantice APRIAMO e CHIUDIAMO. La melodia dovrà essere suonata con sicurezza.
Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come nella parte finale del filmato, sul quale possiamo anche suonare una volta acquisita la frase.
Anche se ancora non suoniamo l'accompagnamento dei bassi, può essere molto utile scandire mentalmente il ritmo mentre suoniamo solo sulla
tastiera del canto la frase D.
Passiamo ora ai bassi. Per studiarli bene dobbiamo seguire uno schema che ci aiuti a comporre l'armonia di questo brano. Possiamo
usare il seguente schema, dove per ogni battuta della frase D sono indicati i bassi e gli accordi da premere.
Nota bene: il maiuscolo indica il basso e il minuscolo l'accordo.
Se abbiamo dei dubbi sulla posizione dei bassi, guarda lo schema dei bassi
qui.
| Mi mi MI mi | (chiusura) | LA lam LA lam | (apertura) | Mi mi MI mi | (chiusura) | LA lam LA lam | (apertura)
| Mi mi MI mi | (chiusura) | LA lam LA lam | (apertura) | Mi mi LA mi | (chiusura, chiusura, apertura, chiusura) | LA lam LA lam | (apertura)
Nota bene: la frase D, come evidenziato dalla partitura, si ripete due volte e la sequenza degli accordi rimane identica.
Proviamo più volte tutto il giro dei bassi come indicato dallo schema, senza dimenticarci che suoniamo in 2 tempi e che quindi il basso e l'accordo devono essere ben sonori e staccati.
Vediamo, nel seguente filmato, la frase D accompagnata da questa sequesta di bassi e, successivamente, nella parte finale del video, l'esecuzione della frase a velocità normale.
Iniziamo a suonare molto lentamente per coordinarci meglio, successivamente, quando saremo più sicuri, aumentiamo la velocità fino alla normale
velocità di esecuzione, illustrata nel precedente.
Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come nel filmato che segue, sul quale possiamo anche suonare insieme una volta acquisita una certa sicurezza con la frase. Il tempo è circa 120, per chi si vuole aiutare con un metronomo.
Importante. La frase D si ripete due volte. Facciamo attenzione quando la riprendiamo daccapo a non perdere il tempo.
Questa frase richiede molto esercizio. Guardiamo più volte i filmati, usiamo il tasto PAUSE per evidenziare la
corretta diteggiatura, e proviamo a suonarci sopra.
Un consiglio. Incominciamo ad abbinare la mano destra con la mano sinistra suonando con un tempo molto lento. La cosa più importante è trovare
il giusto sincronismo tra le mani e questo sarà facilitato, all'inizio dello studio, se suoneremo molto lentamente. Sarà nostra cura, con l'esercizio,
aumentare la velocità fino a suonarlo definitivamente a tempo normale.
Abbiamo finito di studiare la frase D.
Ora che abbiamo terminato di studiare le frasi A, B, C e D possiamo suonare la nostra prima polka finlandese seguendo la sequenza AABBCCDD.
Nell'ultimo video che segue possiamo ascoltare una esecuzione completa della polka e, come esercizio, possiamo suonare insieme al video, cercando di stare a tempo e rispettando la giusta sequenza delle frasi.
Teniamo a mente che che per suonare bene questa prima polka è necessario studio costante e passione. Non dimentichiamolo mai.