Corso multimediale online di organetto


Felicia - Enrique Saborido



Indicazioni preliminari

  1. Procedere nella lezione per gradi mettendo in pratica ciò che viene illustrato nei filmati e negli ascolti. Ogni ascolto e ogni visione va accompagnata da una certa dose di pratica sullo strumento prima di passare a un filmato o a un ascolto successivo. Teniamo conto che ogni modulo didattico può impegnare un tempo che può variare da allievo ad allievo, e che comunque, di solito, non è inferiore alle due ore.

  2. Durante la visione dei filmati usiamo il tasto PAUSE del lettore multimediale che stiamo usando, per fermare l'immagine in qualsiasi momento lo desideriamo. Questo ci permetterà di identificare con chiarezza le dita da usare e i tasti da suonare.

  3. I filmati vengono caricati in automatico, e la velocità di scaricamento dipenderà dal tipo di connessione Internet. I filmati sono stati ottimizzati per essere caricati velocemente.

  4. Qualora le indicazioni impartite a voce non si sentissero chiaramente, ciò dipende dal volume del lettore multimediale che dovrà essere aumentato per un corretto ascolto. Se ciò non fosse sufficiente, potremo agire anche sul controllo volumi di Windows.




    "FFelicia" è il titolo di un tango argentino composto da Enrique Saborido, tra i più prolifici e importanti autori del tango argentino classico.

    Sulle origini remote di Felicia si sa ben poco, solo che fu composto da Enrique Saborido agli inizi del 900 nel periodo detto “la Guardia Vieja”, quando il tango era la musica preferita nei bordelli di Buenos Aires, città dove il numero degli uomini superava di oltre 100mila quello delle donne.

    Qualcosa di più invece si racconta sulle circostanze che portarono alla scelta del suo nome. Nel 1907, in una sala da ballo di Buenos Aires, Saborido stava suonando al pianoforte un brano per il quale non aveva ancora scelto un titolo. Nel locale c’era anche Carlos Mauricio Pacheco, noto autore teatrale, insieme alla bellissima moglie. Alla fine del tango la coppia si avvicinò a Saborido complimentandosi per quel tango così diverso da tutti gli altri. Quale è il nome di questo tango? Non ha nome, sia lei la madrina e che il tango si chiami come lei! Felicia è il mio nome. E allora il titolo sarà Felicia. Le cose andarono più o meno così.

    Ecco una registrazione classica del tango, ad opera della celebre orchestra di Juan d'Arienzo.



    Ascoltiamo questa bella versione, che come vedremo, presenta molta libertà e inventiva nella rielaborazione ritmica del tema, ma nel tango si può! L'importante è essere fedeli allo spirito del brano, come in questo caso.



    Gianni Ventola Danese ha arrangiato e registrato questo brano per fisarmonica diatonica all'interno del suo progetto "Historias" in un arrangiamento per duo con violoncello. Ascoltiamo qui di seguito la versione per organetto solista che studieremo in questa lezione.



    Il brano è scritto in 4 tempi. La successione dei bassi di accompagnamento (che in questo caso non corrispondono ai quarti!) è quella che segue:


    1 2 3 4
    BASSO accordo accordo accordo

    Nella sequenza - basso, accordo, accordo, accordo -, ricordiamo che il basso va suonato più lungo e sonoro, mentre gli accordi saranno staccati come anche il secondo basso.

    Per l'apprendimento di una corretta impostazione della mano sinistra (la mano dei bassi) si rimanda alla lezione FT04 - I bassi e l'accompagnamento.

    Il brano è formato da due frasi, che chiameremo frase A e frase B (come evidenziato anche nella partitura che segue). La versione di "No està" che studieremo fa riferimento a questa partitura, una trascrizione del tema principale di questo brano. Non la useremo a fini didattici, ma sarà utile a chi sa leggere la musica.

    La sequenza delle frasi durante l'esecuzione sarà la seguente: A B C A B C D A.



    Discografia. La trascrizione e l'elaborazione del repertorio di tango e tango valse argentino per fisarmonica diatonica è un progetto musicale e discografico di Gianni Ventola Danese che si è concretizzato nel 2015 nella pubblicazione del disco intitolato Historias. Per maggiori informazioni o per acquistare il Cd si può visitare questa pagina.

    Iniziamo dunque a studiare questo bellissimo tango classico!





    Frase A

    Iniziamo a studiare la frase A. Sarà opportuno prima di tutto memorizzarla e per questo la possiamo ascoltare suonata da un organetto in versione solistica (senza accompagnamento di altri strumenti come nella versione originale).



    Durante questo ascolto facciamo particolare attenzione al ritmo e soprattutto all'armonia dei bassi.

    L'organetto usato per questa lezione è un organetto Castagnari modello Sander, suonato a due voci.

    Vediamo quindi come suonare sulla tastiera del canto la melodia della frase A.

    Attenzione. Il brano inizia in levare, cioé con la prima nota dopo il primo basso dell'accompagnamento.

    Nel video, la nota iniziale è un LA e viene suonata in APERTURA sulla fila di SOL sul tasto 7 (contando dall'alto) col dito 4. Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per organetto che possiamo verificare qui.

    Cerchiamo sempre, quando suoniamo questo tango e in generale, di non alzare mai troppo le dita dai tasti. Nei video, nelle parti di esecuzione alla normale velocità, si può vedere come le dita rimangano sempre basse sulla tastiera. Ciò facilita la precisione del ritmo e l'esecuzione di abbellimenti.

    La frase è suonata volutamente lenta in modo tale da permettere di identificare non solo le esatte note da suonare ma anche la corretta diteggiatura.

    Abbiamo infatti visto che sono fondamentali alcuni passaggi nella diteggiatura senza i quali l'esecuzione del brano non risulta agevole.

    Osserviamo più volte il filmato e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del mantice APRIAMO e CHIUDIAMO. La melodia dovrà essere suonata con sicurezza.

    Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come illustrato nella parte finale del filmato che abbiamo appena visto. Come esercizio, una volta acquisita la frase, possiamo suonare insieme al filmato.

    Attenzione. E' molto importante suonare con sicurezza la melodia solo con la mano destra prima di aggiungere l'accompagnamento dei bassi.

    Anche se ancora non suoniamo l'accompagnamento dei bassi, può essere molto utile scandire mentalmente il ritmo mentre suoniamo solo sulla tastiera del canto la frase A.

    Passiamo ora ai bassi. Per studiarli bene dobbiamo seguire uno schema che ci aiuti a comporre l'armonia di questo brano. Possiamo usare il seguente schema, dove per ogni battuta della frase A sono indicati i bassi e gli accordi da premere.

    Nota bene: il maiuscolo indica il basso e il minuscolo l'accordo.

    Se abbiamo dei dubbi sulla posizione dei bassi, guarda lo schema dei bassi qui.

    | LA lam lam lam | (apertura)
    | RE fa fa fa | (apertura)
    | MI mi mi mi | (chiusura)
    | LA lam lam lam | (apertura)

    | LA lam lam lam | (apertura)
    | RE fa fa fa | (apertura)
    | MI mi lam/fa mi | (chiusura)
    | LA lam lam lam | (apertura)

    Proviamo più volte tutto il giro dei bassi come indicato dallo schema, senza dimenticarci che suoniamo un tango e quindi cerchiamo di marcare molto bene gli accenti, soprattutto per chi balla.

    Vediamo, nel seguente filmato, come accompagnare la frase A con questa sequenza di bassi:

    Iniziamo a suonare molto lentamente per coordinarci meglio, successivamente, quando saremo più sicuri, aumentiamo la velocità fino alla normale velocità di esecuzione.

    Nota bene. Impariamo a suonare bene prima la versione originale senza variazioni e abbellimenti e SOLO DOPO studieremo la frase abbellita.

    Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come illustrato nella parte finale del filmato precedente, sul quale possiamo anche suonare insieme una volta acquisita una certa sicurezza con la frase. Il tempo è circa 130, per chi si vuole aiutare con un metronomo.

    Guardiamo più volte i filmati, usiamo il tasto PAUSE per evidenziare la corretta diteggiatura, e proviamo a suonarci sopra.




    Frase B

    Iniziamo a studiare la frase B. Sarà opportuno prima di tutto memorizzarla e per questo la possiamo ascoltare suonata da un organetto in versione solistica (senza accompagnamento di altri strumenti come nella versione originale).



    Durante questo ascolto facciamo particolare attenzione al ritmo e soprattutto all'armonia dei bassi.

    Vediamo quindi come suonare sulla tastiera del canto la melodia della frase B.

    Attenzione. Questa frase inizia in battere, cioé con la prima nota insieme al primo basso dell'accompagnamento.

    Nel video, la nota iniziale è un LA e viene suonata in APERTURA sulla fila di SOL sul tasto 7 (contando dall'alto) col dito 3. Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per organetto che possiamo verificare qui.

    Abbiamo visto che utilizziamo intervalli di sesta. Alleniamoci bene su questa tecnica che deve essere sicura e senza incertezze a trovare le posizioni delle dita.

    Cerchiamo sempre, quando suoniamo questo tango e in generale, di non alzare mai troppo le dita dai tasti. Nei video, nelle parti di esecuzione alla normale velocità, si può vedere come le dita rimangano sempre basse sulla tastiera. Ciò facilita la precisione del ritmo e l'esecuzione di abbellimenti.

    La frase è suonata volutamente lenta in modo tale da permettere di identificare non solo le esatte note da suonare ma anche la corretta diteggiatura.

    Abbiamo infatti visto che sono fondamentali alcuni passaggi nella diteggiatura senza i quali l'esecuzione del brano non risulta agevole.

    Osserviamo più volte il filmato e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del mantice APRIAMO e CHIUDIAMO. La melodia dovrà essere suonata con sicurezza.

    Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come illustrato nella parte finale del filmato che abbiamo appena visto. Come esercizio, una volta acquisita la frase, possiamo suonare insieme al filmato.

    Attenzione. E' molto importante suonare con sicurezza la melodia solo con la mano destra prima di aggiungere l'accompagnamento dei bassi.

    Anche se ancora non suoniamo l'accompagnamento dei bassi, può essere molto utile scandire mentalmente il ritmo mentre suoniamo solo sulla tastiera del canto la frase B.

    Passiamo ora ai bassi. Per studiarli bene dobbiamo seguire uno schema che ci aiuti a comporre l'armonia di questo brano. Possiamo usare il seguente schema, dove per ogni battuta della frase B sono indicati i bassi e gli accordi da premere.

    Nota bene: il maiuscolo indica il basso e il minuscolo l'accordo.

    Se abbiamo dei dubbi sulla posizione dei bassi, guarda lo schema dei bassi qui.

    | LA lam lam lam | (apertura)
    | LA mi mi mi | (apertura, chiusura, chiusura, chiusura)
    | MI mi mi mi | (chiusura)
    | LA lam mi/fa lam | (apertura, apertura, chiusura, apertura)

    | LA lam lam lam | (apertura)
    | MI mi lam/fa mi | (chiusura, chiusura, apertura, chiusura
    | MI mi mi mi | (chiusura)
    | LA lam lam lam | (apertura)

    Nota bene: La sequenza si ripete due volte, casella 1 e casella 2 hanno lo stesso accompagnamento.

    Proviamo più volte tutto il giro dei bassi come indicato dallo schema, senza dimenticarci che suoniamo un tango e quindi cerchiamo di marcare molto bene gli accenti, soprattutto per chi balla.

    Vediamo, nel seguente filmato, come accompagnare la frase B con questa sequenza di bassi:

    Iniziamo a suonare molto lentamente per coordinarci meglio, successivamente, quando saremo più sicuri, aumentiamo la velocità fino alla normale velocità di esecuzione.

    Nota bene. Impariamo a suonare bene prima la versione originale senza variazioni e abbellimenti e SOLO DOPO studieremo la frase abbellita.

    Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come illustrato nella parte finale del filmato precedente, sul quale possiamo anche suonare insieme una volta acquisita una certa sicurezza con la frase. Il tempo è circa 130, per chi si vuole aiutare con un metronomo.

    Guardiamo più volte i filmati, usiamo il tasto PAUSE per evidenziare la corretta diteggiatura, e proviamo a suonarci sopra.




    Frase C

    Iniziamo a studiare la frase C. Sarà opportuno prima di tutto memorizzarla e per questo la possiamo ascoltare suonata da un organetto in versione solistica (senza accompagnamento di altri strumenti come nella versione originale).



    Durante questo ascolto facciamo particolare attenzione al ritmo e soprattutto all'armonia dei bassi.

    Vediamo quindi come suonare sulla tastiera del canto la melodia della frase C.

    Attenzione. Questa frase inizia in levare, cioé con la prima nota non insieme al primo basso dell'accompagnamento.

    Nel video, la nota iniziale è un MIb e viene suonata in CHIUSURA sulla fila di SOL sul tasto 1 (contando dall'alto) col dito 1. Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per organetto che possiamo verificare qui.

    Abbiamo visto che utilizziamo intervalli di sesta. Alleniamoci bene su questa tecnica che deve essere sicura e senza incertezze a trovare le posizioni delle dita.

    Cerchiamo sempre, quando suoniamo questo tango e in generale, di non alzare mai troppo le dita dai tasti. Nei video, nelle parti di esecuzione alla normale velocità, si può vedere come le dita rimangano sempre basse sulla tastiera. Ciò facilita la precisione del ritmo e l'esecuzione di abbellimenti.

    La frase è suonata volutamente lenta in modo tale da permettere di identificare non solo le esatte note da suonare ma anche la corretta diteggiatura.

    Abbiamo infatti visto che sono fondamentali alcuni passaggi nella diteggiatura senza i quali l'esecuzione del brano non risulta agevole.

    Osserviamo più volte il filmato e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del mantice APRIAMO e CHIUDIAMO. La melodia dovrà essere suonata con sicurezza.

    Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come illustrato nella parte finale del filmato che abbiamo appena visto. Come esercizio, una volta acquisita la frase, possiamo suonare insieme al filmato.

    Attenzione. E' molto importante suonare con sicurezza la melodia solo con la mano destra prima di aggiungere l'accompagnamento dei bassi.

    Anche se ancora non suoniamo l'accompagnamento dei bassi, può essere molto utile scandire mentalmente il ritmo mentre suoniamo solo sulla tastiera del canto la frase C.

    Passiamo ora ai bassi. Per studiarli bene dobbiamo seguire uno schema che ci aiuti a comporre l'armonia di questo brano. Possiamo usare il seguente schema, dove per ogni battuta della frase C sono indicati i bassi e gli accordi da premere.

    Nota bene: il maiuscolo indica il basso e il minuscolo l'accordo.

    Se abbiamo dei dubbi sulla posizione dei bassi, guarda lo schema dei bassi qui.

    | LA lam lam lam | (apertura)
    | MI mi mi mi | (chiusura)
    | MI lam mi mi | (chiusura, apertura, chiusura, chiusura)
    | LA lam lam lam | (apertura)

    | LA lam lam lam | (apertura)
    | MI mi mi mi | (chiusura)
    | MI mi mi mi | (chiusura)
    | LA lam lam lam | (apertura)

    | LA lam lam lam | (apertura)
    | MI mi mi mi | (chiusura)
    | MI lam mi mi | (apertura, apertura, chiusura, chiusura)

    | LA lam lam lam | (apertura)

    | LA lam lam lam | (apertura)
    | MI mi mi mi | (chiusura)
    | MI RE/fa MI/mi MI/mi | (chiusura, apertura, chiusura, chiusura
    | LA lam lam lam | (apertura)

    Nota bene: La sequenza non si ripete due volte.

    Proviamo più volte tutto il giro dei bassi come indicato dallo schema, senza dimenticarci che suoniamo un tango e quindi cerchiamo di marcare molto bene gli accenti, soprattutto per chi balla.

    Vediamo, nel seguente filmato, come accompagnare la frase C con questa sequenza di bassi:

    Iniziamo a suonare molto lentamente per coordinarci meglio, successivamente, quando saremo più sicuri, aumentiamo la velocità fino alla normale velocità di esecuzione.

    Nota bene. Impariamo a suonare bene prima la versione originale senza variazioni e abbellimenti e SOLO DOPO studieremo la frase abbellita.

    Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come illustrato nella parte finale del filmato precedente, sul quale possiamo anche suonare insieme una volta acquisita una certa sicurezza con la frase. Il tempo è circa 130, per chi si vuole aiutare con un metronomo.

    Guardiamo più volte i filmati, usiamo il tasto PAUSE per evidenziare la corretta diteggiatura, e proviamo a suonarci sopra.




    Frase D

    Iniziamo a studiare la frase D. Sarà opportuno prima di tutto memorizzarla e per questo la possiamo ascoltare suonata da un organetto in versione solistica (senza accompagnamento di altri strumenti come nella versione originale).



    Questa è una frase più cantabile e lirica rispetto alle prime tre, le note devono essere suonate più legate e con molta espressività.

    Durante questo ascolto facciamo particolare attenzione al ritmo e soprattutto all'armonia dei bassi.

    Vediamo quindi come suonare sulla tastiera del canto la melodia della frase D.

    Attenzione. Questa frase inizia in levare, cioé con la prima nota non insieme al primo basso dell'accompagnamento.

    Nel video, la nota iniziale è un DO e viene suonata in APERTURA sulla fila di SOL sul tasto 8 (contando dall'alto) col dito 4. Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per organetto che possiamo verificare qui.

    Cerchiamo sempre, quando suoniamo questo tango e in generale, di non alzare mai troppo le dita dai tasti. Nei video, nelle parti di esecuzione alla normale velocità, si può vedere come le dita rimangano sempre basse sulla tastiera. Ciò facilita la precisione del ritmo e l'esecuzione di abbellimenti.

    La frase è suonata volutamente lenta in modo tale da permettere di identificare non solo le esatte note da suonare ma anche la corretta diteggiatura.

    Abbiamo infatti visto che sono fondamentali alcuni passaggi nella diteggiatura senza i quali l'esecuzione del brano non risulta agevole.

    Osserviamo più volte il filmato e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del mantice APRIAMO e CHIUDIAMO. La melodia dovrà essere suonata con sicurezza.

    Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come illustrato nella parte finale del filmato che abbiamo appena visto. Come esercizio, una volta acquisita la frase, possiamo suonare insieme al filmato.

    Attenzione. E' molto importante suonare con sicurezza la melodia solo con la mano destra prima di aggiungere l'accompagnamento dei bassi.

    Anche se ancora non suoniamo l'accompagnamento dei bassi, può essere molto utile scandire mentalmente il ritmo mentre suoniamo solo sulla tastiera del canto la frase D.

    Passiamo ora ai bassi. Per studiarli bene dobbiamo seguire uno schema che ci aiuti a comporre l'armonia di questo brano. Possiamo usare il seguente schema, dove per ogni battuta della frase D sono indicati i bassi e gli accordi da premere.

    Nota bene: il maiuscolo indica il basso e il minuscolo l'accordo.

    Se abbiamo dei dubbi sulla posizione dei bassi, guarda lo schema dei bassi qui.

    | LA lam lam lam | (apertura)
    | RE fa fa fa | (chiusura)
    | MI mi mi mi | (chiusura)
    | LA lam lam lam | (apertura)

    | LA lam lam lam | (apertura)
    | RE fa fa fa | (chiusura)
    | MI mi mi mi | (chiusura)
    | LA lam lam lam | (apertura)

    Nota bene: La sequenza non si ripete due volte.

    Proviamo più volte tutto il giro dei bassi come indicato dallo schema, senza dimenticarci che suoniamo un tango e quindi cerchiamo di marcare molto bene gli accenti, soprattutto per chi balla.

    Vediamo, nel seguente filmato, come accompagnare la frase D con questa sequenza di bassi:

    Iniziamo a suonare molto lentamente per coordinarci meglio, successivamente, quando saremo più sicuri, aumentiamo la velocità fino alla normale velocità di esecuzione.

    Nota bene. Impariamo a suonare bene prima la versione originale senza variazioni e abbellimenti e SOLO DOPO studieremo la frase abbellita.

    Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come illustrato nella parte finale del filmato precedente, sul quale possiamo anche suonare insieme una volta acquisita una certa sicurezza con la frase. Il tempo è circa 130, per chi si vuole aiutare con un metronomo.

    Guardiamo più volte i filmati, usiamo il tasto PAUSE per evidenziare la corretta diteggiatura, e proviamo a suonarci sopra.

    Il brano ha una struttura precisa che è la seguente: A B C A B C D A.

    Nota bene. Il filmato che segue illustra l'esecuzione di tutto il brano con l'aggiunta di qualche variazione o abbellimento. Può essere anche molto utile per verificare i passaggi dalla frase A alla frase B e dalla frase B alla frase C, che dovranno essere fluidi e senza incertezze.

    Durante lo studio iniziamo suonando molto lentamente per coordinarci meglio, successivamente, quando saremo più sicuri, aumentiamo la velocità fino alla normale velocità di esecuzione, illustrata nel seguente filmato.

    Ricordiamo che il ritmo e l'accento sono fondamentali nel tango. Un accompagnamento dei bassi molto preciso si deve accompagnare a una mano destra molto espressiva. E ricordiamoci bene che anche dopo un anticipo o un ritardo dobbiamo ritornare perfettamente a tempo. Tutto il resto è la vostra interpretazione.

    Come abbiamo visto in questo ultimo video, oltre alle variazioni sul tema, la melodia può subire anche una serie di abbellimenti. Si rimanda per questo alla lezione TE05 - Abbellimenti sulla melodia, lezione completamente dedicata agli abbellimenti musicali.

    Ora abbiamo proprio terminato. Dobbiamo solo studiare molto ed esercitarci seguendo le indicazioni della lezione.

    Buona musica e alla prossima lezione!



   
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