The blue scarf (Siniy platochek)- Jerzy Petersburskiy
Indicazioni preliminari
Procedere nella lezione per gradi mettendo in pratica ciò che viene illustrato nei filmati e negli ascolti. Ogni ascolto e ogni visione va
accompagnata da una certa dose di pratica sullo strumento prima di passare a un filmato o a un ascolto successivo. Teniamo conto che ogni modulo didattico
può impegnare un tempo che può variare da allievo ad allievo, e che comunque, di solito, non è inferiore alle due ore.
Durante la visione dei filmati usiamo il tasto PAUSE del lettore multimediale che stiamo usando, per fermare l'immagine in qualsiasi
momento lo desideriamo. Questo ci permetterà di identificare con chiarezza le dita da usare e i tasti da suonare.
I filmati vengono caricati in automatico, e la velocità di scaricamento dipenderà dal tipo di connessione Internet. I filmati
sono stati ottimizzati per essere caricati velocemente.
Qualora le indicazioni impartite a voce non si sentissero chiaramente, ciò dipende dal volume del lettore multimediale che
dovrà essere aumentato per un corretto ascolto. Se ciò non fosse sufficiente, potremo agire anche sul controllo volumi di Windows.
"The blue scarf" è il titolo di una delle più celebri melodie russe sul tema della grande guerra contro il Nazismo. Il titolo, tuttavia è stato tradotto non correttamente, perchè non si tratta di una sciarpa, (scarf) ma nell'originale è scritto 'un fazzoletto'. Ma l'oggetto a ci si fa riferimento è più probabilmente un foulard. Alla canzone sono state apportate molte modifiche al testo.
La musica di questa famosa canzone sovietica e russa fu scritta nel 1939 dal direttore e compositore polacco Jerzy Petersburskiy (1895-1979). Nel settembre dello stesso anno, Petersburskiy era stato arruolato nell'esercito, dopo l'attacco tedesco alla Polonia. Dopo aver ricevuto la cittadinanza sovietica, prima del 1939, diresse "Blue Jazz", un'orchestra di jazz di stato della Repubblica Sovietica bielorussa. La band era composta da 25 persone, quasi tutti musicisti polacchi. Nel loro repertorio c'era anche 'Il fazzoletto blu' composto da Jerzy Petersburskiy.
Nel 1940 "Blue Jazz" andò in tournée a Mosca, dove si esibirono al Teatro Hermitage di Mosca. Una di queste esibizioni ha visto la partecipazione del poeta e drammaturgo russo Yakov Galitskiy (1890-1963), toccato dal suono del walz di Petersburskiy. Mentre l'orchestra suonava, scrisse un nuovo testo, che fece vedere dopo il concerto al compositore. A Petersburskiy piaceva molto il testo di Galitskiy, e solo un paio di giorni dopo, la canzone aveva il nuovo testo scritto da Galitskiy. Già subito dopo questa prima esibizione la canzone divenne estremamente popolare. 'Il fazzoletto blu' divenne una delle canzoni più famose del periodo prebellico. Lo scoppio della guerra, non ha fatto svanire la popolarità di 'Il fazzoletto blu'. A tal punto che già nei primi giorni della guerra, il poeta russo Boris Kovinev aveva scritto un nuovo testo per la canzone.
Lidia Ruslanova, una famosa cantautrice folk, eseguì la canzone con un finale cambiato e la registrò nel 1942. Questa sarà la terza e più popolare versione della canzone, apparsa nel 1942 per merito della cantante Claudia Shulzhenko. Tuttavia Claudia desiderava un testo diverso, più patriottico. A tal fine contattò il giovane giornalista Mikhail Maximov che comprese immediatamente cosa aveva in mente la cantante. Iniziò così a lavorare a un nuovo testo per la canzone, e in una notte lo scrisse. Era la mattina del 9 aprile 1942. Claudia Shulzhenko apprezzò molto il nuovo testo e inserì stabilmente la canzone "Il fazzoletto blu" nel suo repertorio, facendola diventare una delle melodie più popolari in Russia. E poiché "Il fazzoletto blu" aveva contribuito enormemente alla popolarità di Claudia, dopo la sua morte un fazzoletto blu fu aggiunto alla sua pietra tombale (Vedi la foto).
Ascoltiamo qui di seguito la versione originale cantata da Lidia Ruslanova.
Ascoltiamo ora la versione forse più conosciuta in Russia, che è proprio quella cantata da Claudia Shulzhenko, che viene ascoltata soprattutto in coincidenza con le celebrazioni per la fine della Seconda Guerra Mondiale in Russia.
Il tempo è quello di un valzer in tre tempi piuttosto lento. I tre tempi vengono suddivisi secondo la classica scansione che segue:
1
2
3
BASSO
accordo
accordo
Nella sequenza - basso, accordo, BASSO, accordo -, ricordiamo che in questo caso possiamo suonare lunghi e legati sia il basso che l'accordo.
Per l'apprendimento di una corretta impostazione della mano sinistra (la mano dei bassi) si rimanda alla lezione FT04 - I bassi e l'accompagnamento.
Ascoltiamo la versione per organetto solo che studieremo, suonata con un organetto in SOL/DO.
Come abbiamo sentito, la cantabilità del motivo è uno dei punti forti di questo brano.
Il brano è formato da due frasi musicali che chiameremo frase A e frase B.
La versione di "The blue scarf" che studieremo fa riferimento a questa partitura, una trascrizione fedele delle note suonate dal compositore francese. Non la useremo a fini didattici, ma sarà utile a chi sa leggere la musica.
Frase A
Iniziamo a studiare la frase A. Sarà opportuno prima di tutto memorizzarla e per questo la possiamo ascoltare
suonata da un organetto in versione solistica.
Durante questo ascolto facciamo particolare attenzione al ritmo e soprattutto all'armonia dei bassi.
L'organetto usato per questa lezione è un organetto in SOL/DO suonato a due voci.
Vediamo quindi come suonare sulla tastiera del canto la melodia della frase A.
Attenzione. Il brano inizia in battere, cioé con la prima nota del canto sul basso.
Nel video, la nota iniziale è un MI e viene suonata in CHIUSURA sulla fila di DO sul tasto 4 (contando dall'alto) col dito 3.
Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per
organetto che possiamo verificare qui.
E' molto importante non essere troppo "meccanici" nel suonare una frase così lineare e semplice. Cerchiamo sempre il respiro nel suono usando il mantice e la tecnica del legato.
La frase è suonata volutamente lenta in modo tale da permettere di identificare non solo le esatte note da suonare ma anche la corretta diteggiatura.
Abbiamo infatti visto che sono fondamentali alcuni passaggi nella diteggiatura senza i quali l'esecuzione del brano non risulta agevole.
Osserviamo più volte il filmato e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del mantice APRIAMO e CHIUDIAMO. La melodia dovrà essere suonata con sicurezza.
Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come illustrato nella parte finale del filmato che abbiamo appena visto.
Come esercizio, una volta acquisita la frase, possiamo suonare insieme.
Attenzione. E' molto importante suonare con sicurezza la melodia solo con la mano destra prima di aggiungere l'accompagnamento dei bassi.
Anche se ancora non suoniamo l'accompagnamento dei bassi, può essere molto utile scandire mentalmente il ritmo mentre suoniamo solo sulla
tastiera del canto la frase A.
Passiamo ora ai bassi. Per studiarli bene dobbiamo seguire uno schema che ci aiuti a comporre l'armonia di questo brano. Possiamo
usare il seguente schema, dove per ogni battuta della frase A sono indicati i bassi e gli accordi da premere.
Nota bene: il maiuscolo indica il basso e il minuscolo l'accordo.
Se abbiamo dei dubbi sulla posizione dei bassi, guarda lo schema dei bassi
qui.
| MI mi mi | (chiusura) | MI mi mi | (chiusura) | LA lam lam | (apertura) | LA lam lam | (apertura)
| LA lam lam | (apertura) | SOL lam lam | (chiusura, apertura, apertura) | RE fa fa | (apertura) | FA fa fa | (apertura)
| RE fa fa | (apertura) | FA fa fa | (chiusura, chiusura, apertura) | LA lam lam | (apertura) | LA lam lam | (apertura)
| MI lam mi | (chiusura, apertura, chiusura) | MI mi mi | (chiusura) | LA lam lam | (apertura) | LA lam lam | (apertura)
Attenzione. Questa sequenza di bassi NON si ripete per due volte.
Proviamo più volte tutto il giro dei bassi come indicato dallo schema, senza dimenticarci che suoniamo in 3 tempi e che quindi il basso deve essere più sonoro e lungo degli accordi.
Vediamo, nel seguente filmato, la frase A accompagnata da questa sequenza di bassi:
Iniziamo a suonare molto lentamente per coordinarci meglio, successivamente, quando saremo più sicuri, aumentiamo la velocità fino alla normale
velocità di esecuzione, illustrata nel prossimo video.
Nota bene. Impariamo a suonare bene prima la versione originale senza variazioni e abbellimenti e SOLO DOPO studieremo la frase abbellita.
Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come nel filmato che segue, sul quale possiamo anche suonare insieme una volta acquisita una certa sicurezza con la frase. Il tempo è circa 144, per chi si vuole aiutare con un metronomo.
Guardiamo più volte i filmati, usiamo il tasto PAUSE per evidenziare la corretta diteggiatura, e proviamo a suonare insieme.
Frase B
Ora siamo pronti per iniziare lo studio della frase B che presenta parzialmente una ripetizione di quanto già appreso. Ascoltiamola suonata da un organetto in versione solistica (senza accompagnamento di altri strumenti) seguita dalla variazione della frase B.
Vediamo quindi come suonare sulla tastiera del canto la melodia della frase B.
La nota iniziale è un SI e viene suonata in CHIUSURA sulla fila di SOL sul tasto 4 (contando dall'alto) col dito 3.
Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per
organetto che possiamo verificare qui.
La frase B è suonata volutamente lenta in modo tale da permettere di identificare non solo le esatte note da suonare ma anche la corretta diteggiatura.
Abbiamo infatti visto che sono fondamentali alcuni passaggi nella diteggiatura senza i quali l'esecuzione del brano non risulta agevole.
Osserviamo più volte il filmato e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del mantice APRIAMO e CHIUDIAMO. La melodia dovrà essere suonata con sicurezza.
Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come illustrato nella parte finale del filmato che abbiamo appena visto.
Come esercizio, una volta acquisita la frase, possiamo suonarla insieme al filmato.
Attenzione. E' molto importante suonare con sicurezza la melodia solo con la mano destra prima di aggiungere l'accompagnamento dei bassi.
Anche se ancora non suoniamo l'accompagnamento dei bassi, può essere molto utile scandire mentalmente il ritmo mentre suoniamo solo sulla
tastiera del canto la frase B.
Passiamo ora ai bassi. Per studiarli bene dobbiamo seguire uno schema che ci aiuti a comporre l'armonia di questo brano. Possiamo
usare il seguente schema, dove per ogni battuta della frase B sono indicati i bassi e gli accordi da premere.
Nota bene: il maiuscolo indica il basso e il minuscolo l'accordo.
Se abbiamo dei dubbi sulla posizione dei bassi, guarda lo schema dei bassi
qui.
| MI mi mi | (chiusura) | MI mi mi | (chiusura) | LA lam lam | (apertura) | LA lam lam | (apertura)
| SOL sol sol | (chiusura) | SOL sol sol | (apertura) | DO do do | (chiusura) | LA SOL LA | (apertura)
| RE fa fa | (apertura) | FA fa fa | (chiusura, chiusura, apertura) | LA lam lam | (apertura) | LA lam lam | (apertura)
| MI lam mi | (chiusura, apertura, chiusura) | MI mi mi | (chiusura) | LA lam lam | (apertura) | LA lam lam | (apertura)
| RE fa fa | (apertura) | FA fa fa | (chiusura, chiusura, apertura) | LA lam lam | (apertura) | LA lam lam | (apertura)
| MI lam mi | (chiusura, apertura, chiusura) | MI mi mi | (chiusura) | LA lam lam | (apertura) | LA lam lam | (apertura)
Attenzione. Queste sequenze di bassi non si ripetono per due volte.
Proviamo più volte tutto il giro dei bassi come indicato dallo schema, senza dimenticarci che suoniamo in 3 tempi e che quindi il basso deve essere più sonoro e lungo degli accordi.
Vediamo, nel seguente filmato, la frase B accompagnata da questa sequenza di bassi:
Iniziamo a suonare molto lentamente per coordinarci meglio, successivamente, quando saremo più sicuri, aumentiamo la velocità fino alla normale
velocità di esecuzione, illustrata nel prossimo video.
Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarla a velocità normale come nel filmato che segue, sul quale possiamo anche suonare insieme una volta acquisita una certa sicurezza con la frase. Il tempo è circa 144, per chi si vuole aiutare con un metronomo.
Importante. Possiamo suonare la Frase B e poi tornare alla Frase A. Oppure possiamo suonare la Frase B e di seguito suonare la Variazione della frase B.
Guardiamo più volte i filmati, usiamo il tasto PAUSE per evidenziare la corretta diteggiatura, e proviamo a suonare insieme.
Nota bene. Il filmato che segue illustra l'esecuzione di tutto il brano più volte con l'aggiunta di qualche piccola variazione o abbellimento. Può essere anche molto utile per verificare i passaggi dalla frase A alla frase B e dalla frase B alla frase A, che dovranno essere fluidi e senza incertezze.
Durante lo studio iniziamo suonando molto lentamente per coordinarci meglio, successivamente, quando saremo più sicuri, aumentiamo la velocità fino alla normale velocità di esecuzione, illustrata nel seguente filmato.
Ricordiamo che il respiro del suono in questo brano è fondamentale. Facciamo cantare l'organetto, non affrettiamo le note e non suoniamo troppo forte, esaltando le note lunghe facendole crescere di volume dosando saggiamente il mantice. Tutto il resto è la vostra interpretazione.
Come abbiamo visto in questo ultimo video, oltre alle variazioni sul tema, la melodia può subire anche una serie di abbellimenti, soprattutto mediante l'aplicazione di bicordi di terza e sesta. Si rimanda per questo alla lezione FT05 - Esercizi per la tastiera del canto, lezione che approfondisce e illustra tale argomento.
Ora abbiamo proprio terminato. Dobbiamo solo studiare molto ed esercitarci seguendo le indicazioni della lezione.