Procedere nella lezione per gradi mettendo in pratica ciò che viene illustrato nei filmati e negli ascolti. Ogni ascolto e ogni visione va
accompagnata da una certa dose di pratica sullo strumento prima di passare a un filmato o a un ascolto successivo. Teniamo conto che ogni modulo didattico
può impegnare un tempo che può variare da allievo ad allievo, e che comunque, di solito, non è inferiore alle due ore.
Durante la visione dei filmati usiamo il tasto PAUSE del lettore multimediale che stiamo usando, per fermare l'immagine in qualsiasi
momento lo desideriamo. Questo ci permetterà di identificare con chiarezza le dita da usare e i tasti da suonare.
I filmati vengono caricati in automatico, e la velocità di scaricamento dipenderà dal tipo di connessione Internet. I filmati
sono stati ottimizzati per essere caricati velocemente.
Qualora le indicazioni impartite a voce non si sentissero chiaramente, ciò dipende dal volume del lettore multimediale che
dovrà essere aumentato per un corretto ascolto. Se ciò non fosse sufficiente, potremo agire anche sul controllo volumi di Windows.
Si tratta di una melodia molto semplice ma di grande impatto emotivo che ne ha fatto un successo che è andato al di là della pellicola girata nel 2001.
Oggi è considerato dagli organettisti una sorta di standard sul quale suonare moltissime variazioni o improvvisazioni.
In questa lezione impareremo a suonare la melodia originale composta da Tiersen e una frase variata udibile nella stessa versione originale del
musicista francese.
Eccone la partitura, che non useremo per la didattica, ma che potrà tornare utile per chi sa leggere la musica.
Ascoltiamo qui di seguito un brano della versione originale del valzer di Amélie:
Il valzer consiste sostanzialmente di una unica lunga frase di 16 battute da ripetersi più volte. Nella parte bassa della partitura possiamo
leggere la parte variata consistente in una lunga serie di crome, come un moto perpetuo.
Possiamo ascoltare qui di seguito il brano eseguito alla fisarmonica durante un concerto live dallo stesso compositore Yann Tiersen.
Ascoltiamo una versione del valzer suonata dall'organetto:
Possiamo sentire che sia la versione originale sia la versione per organetto sono suonate in tonalità di La minore, una delle tonalità minori dell'organetto
otto bassi in SOL/DO.
La base ritmica è quella del valzer, quindi all'intero di ognoi battuta da tre tempi suoneremo i bassi sempre secondo il seguente schema.
1
2
3
basso
accordo
accordo
Se abbiamo dei dubbi sulla posizione dei bassi, guarda lo schema dei bassi
qui.
Facciamo molta attenzione a fare risuonare molto bene il basso, suonando invece in modo più staccato i due accordi. Ascoltiamo le due versioni
e facciamo molta attenzione al timbro del suono prodotto dai bassi di accompagnamento. Teniamo presente che la versione di Yann Tiersen è suonata con
una fisarmonica cromatica e non con un organetto.
Se abbiamo dei dubbi sulla posizione dei bassi, guarda lo schema dei bassi
qui.
Per comodità divideremo la lunga frase di 16 battutte in due parti da 8 battute, e le studieremo una alla volta.
L'organetto usato per questa lezione è un Castagnari Sander, con un suono molto francese e molto adatto per questo a questa melodia.
Studiamo la prima parte e vediamo come trovare le note sulla tastiera del nostro organetto.
La prima parte del valzer viene eseguita dapprima lentamente con le indicazioni APRIAMO e CHUDIAMO riferite al movimento del mantice e, successivamente,
a velocità normale senza accompagnameto.
La nota iniziale è un LA e viene suonata in apertura sulla fila di SOL sul tasto 7 col dito 3.
Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per
organetto che possiamo verificare qui.
Troviamo la stessa sequenza sul nostro organetto e ripetiamola fino a quando non sarà sicura.
Mettiamo ora gli accordi su questa parte di melodia. Gli accordi che suoneremo fin qui sono i seguenti:
| REm | REm | LAm | LAm | REm | REm | LAm | LAm |
Ogni accordo segnato sopra equivale a tre tempi di una battuta (basso, accordo, accordo).
Osserviamo il seguente filmato e ascoltiamo le indicazioni degli accordi. La frase viene suonata prima lentamente e poi a velocità normale.
Nota bene: le prime cinque note si suonano senza accompagnamento. Il basso di RE minore entra solo sulla sesta nota (il RE).
Attenzione. Rispettiamo la diteggiatura illustrata nei filmati. Solo in questo modo potremo eseguire la melodia correttamente, in agilità e
senza particolari difficoltà.
Nota bene: fino a qui abbiamo suonato tutto in apertura, quindi sarà nella seconda parte che dovremo usare la valvola di sfiato dell'aria per
"accorciare" il mantice. Un trucco per non allungare troppo il mantice in questi casi è quello di suonare i bassi molto staccati per non consumare
troppa aria.
Continuiamo nello studio del valzer suonando la seconda parte, le seconde 8 battute.
La nota iniziale è un DO e viene suonata in apertura sulla fila di SOL sul tasto 8 col dito 4.
Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per
organetto che possiamo verificare qui.
Troviamo la stessa sequenza sul nostro organetto e ripetiamola fino a quando non sarà sicura, provando ad "accorciare" il mantice con la valvola
quando la melodia è in CHIUSURA, cioè quando suoneremo in accompagnamento di DO.
Mettiamo ora gli accordi su questa seconda parte di melodia. Gli accordi che suoneremo ora sono i seguenti:
| FA | FA | DO | DO | FA | FA | DO | DO |
Osserviamo il seguente filmato e ascoltiamo le indicazioni degli accordi. La frase viene suonata prima lentamente e poi a velocità normale.
Bisogna fare molta attenzione in questo valzer a passare dalla fine della melodia al suo inizio daccapo. Le dita devono fare un movimento rapido e
preciso per non sbagliare nota o per non frenare il ritmo che deve sempre rimanere scorrevole.
Vediamo nel seguente filmato la ripresa della melodia.
Iniziamo ora lo studio della variazione sul tema di questo valzer, una frase che può essere suonata al posto della frase originale, oppure da un altro
organetto in accompagnamento alla frase originale, dato che la sequenza armonica è la medesima.
Per comodità divideremo la frase "variante" di 16 battutte in due parti da 8 battute, e le studieremo una alla volta.
Studiamo la prima parte e vediamo come trovare le note sulla tastiera del nostro organetto.
La prima parte della variazione viene eseguita dapprima lentamente con le indicazioni APRIAMO e CHUDIAMO riferite al movimento del mantice e,
successivamente, a velocità normale senza accompagnameto.
La nota iniziale è un RE e viene suonata in apertura sulla fila di DO sul tasto 3 col dito 2.
Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per
organetto che possiamo verificare qui.
Troviamo la stessa sequenza sul nostro organetto e ripetiamola fino a quando non sarà sicura. La melodia è veloce, quindi dobbiamo assimilarla con molta
sicurezza per poterla suonare agevolmente.
Mettiamo ora gli accordi su questa parte di melodia. Gli accordi che suoneremo fin qui sono i seguenti:
| REm | REm | LAm | LAm | REm | REm | LAm | LAm |
Osserviamo il seguente filmato e ascoltiamo le indicazioni degli accordi. La frase viene suonata prima lentamente e poi a velocità normale.
Attenzione. Rispettiamo la diteggiatura illustrata nei filmati. Solo in questo modo potremo eseguire la melodia correttamente, in agilità e
senza particolari difficoltà.
Continuiamo nello studio della variazione suonando la seconda parte, le seconde 8 battute.
La nota iniziale è ancora un RE e viene suonata in apertura sulla fila di DO sul tasto 3 col dito 2.
Se abbiamo dei dubbi circa la numerazione delle dita possiamo ricorrere allo schema della diteggiatura per
organetto che possiamo verificare qui.
Troviamo la stessa sequenza sul nostro organetto e ripetiamola fino a quando non sarà sicura. Anche durante l'esecuszione della variazione
proviamo ad "accorciare" il mantice con la valvola di sfiato
quando la melodia è in CHIUSURA, cioè quando suoneremo in accompagnamento di DO.
Mettiamo ora gli accordi su questa seconda parte di melodia. Gli accordi che suoneremo ora sono i seguenti:
| FA | FA | DO | DO | FA | FA | DO | DO |
Osserviamo il seguente filmato e ascoltiamo le indicazioni degli accordi. La frase viene suonata prima lentamente e poi a velocità normale.
La ripresa del tema avviene improvvisamente e anche qui il passaggio è molto rapido. Bisogna fare molta attenzione.
Le dita devono fare un movimento rapido e preciso per non interrompere la scansione ritmica che deve sempre rimanere scorrevole.
Vediamo nel seguente filmato la ripresa della melodia.
Affrontiam ora una frase un po' più impegnativa, vediamo e studiamo attentamente passo dopo passo l'esecuzione di questa variazione, sempre sul tema di Amélie. Incominciamo a variare la frase usando degli arpeggi sul ritmo di ottavi quindi piuttosto veloce.
Alterneremo il tema principale alle variazioni studiate, come vedremo nel prossimo e contributo video, per ottenere la nostra personale interpretazione della Valse d'Amélie.
Vediamo il seguente filmato e seguiamo attentemente le indicazioni.
Come ultima e più impegnativa fase dello studio di questo brano, vediamo e studiamo attentamente questa ultima variazione. Non è molto semplice quindi studiamola per ultima e non
affrettiamo lo studio, ci vorrà tempo e pazienza.
Vediamo il seguente filmato e seguiamo attentemente le indicazioni.
Suoniamo questo valzer sempre con molta espressione, cercando di modulare il suono col mantice e di alternare momenti in "forte" a momenti in "piano".
Può sembrare un brano semplice ma per suonarlo bene occorre sempre esercitarsi molto.