Tecniche Avanzate 5 - Come costruire variazioni su una melodia musicale - Parte 2
Indicazioni preliminari
Procedere
nella lezione per gradi mettendo in pratica ciò che viene illustrato
nei filmati e negli ascolti. Ogni ascolto e ogni visione va
accompagnata da una certa dose di pratica sullo strumento prima di passare a un filmato o a un ascolto successivo. Teniamo conto che ogni modulo didattico
può impegnare un tempo che può variare da allievo ad allievo, e che comunque, di solito, non è inferiore alle due ore.
Durante la visione dei filmati usiamo il tasto PAUSE del lettore multimediale che stiamo usando, per fermare l'immagine in qualsiasi
momento lo desideriamo. Questo ci permetterà di identificare con chiarezza le dita da usare e i tasti da suonare.
I filmati vengono caricati in automatico, e la velocità di scaricamento dipenderà dal tipo di connessione Internet. I filmati
sono stati ottimizzati per essere caricati velocemente.
Qualora le indicazioni impartite a voce non si sentissero chiaramente, ciò dipende dal volume del lettore multimediale che
dovrà essere aumentato per un corretto ascolto. Se ciò non fosse sufficiente, potremo agire anche sul controllo volumi di Windows.
Incominciamo la seconda delle due lezioni dedicate ad un argomento molto importante, come poter variare una melodia di partenza con la fisarmonica diatonica.
Le tecniche che vedremo in questa lezione sono le seguenti:
Lezione 2.
Tecnica del moto perpetuo, o "perpetuum mobile"
Tecnica del fraseggio polifonico
Tecnica della sostituzione armonica
Tecnica del cambiamento di tonalità
Tecnica della griglia armonica
Faremo ricorso soprattutto a spiegazioni, ascolti audio, notazioni musicali e video che mostrano la corretta posizione delle mani e la composizione sulla tastiera di tutte le variazioni.
Per ogni esercizio si raccomanda di leggere dapprima la partitura (per chi sa leggere la musica), in seguito di ascoltare il file midi relativo il cui player si trova sotto la figura, e infine di eseguirlo gradualmente attraverso le indicazioni fornite nel video.
Nelle partiture adottiamo la notazione anglosassone delle armonie, che differisce dalla notazione classica proveniente dalle prime sillabe dei celebri versi di Guido d'Arezzo.
La notazione anglosassone ha questa corrispondenza:
A = LA
B = SI
C = DO
D = RE
E = MI
F = FA
G = SOL
Iniziamo quindi lo studio di altre cinque tecniche per variare un tema musicale.
6. Tecnica del moto perpetuo, o "perpetuum mobile"
Alcune melodie possono essere variate in modo molto interessante attraverso il moto perpetuo. Di che cosa si tratta?
In musica, il moto perpetuo oppure "perpetuum mobile" identifica dei brani musicali, o parti di brani, caratterizzati da un flusso continuo di note, solitamente a un ritmo rapido. Possiamo quindi capire da soli che questa tecnica non si può utilizzare per variare una melodia già di per sé molto veloce, scritta per esempio in ottavi o sedicesimi. Il tema originale può essere parzialmente veloce, ma deve avere delle note di stasi, o delle pause, dove noi andremo a inserire nuove note che non appartengono al tema originale.
Il risultato finale, come dice il nome di questa tecnica, dovrà essere un movimento continuo di note, senza alcuna interruzione, pausa o nota lunga al suo interno, ma uno sgranare continuo di note in rapida successione, senza ovviamente cancellare il tema principale, che dovrà essere sempre riconoscibile in una certa misura.
Partiamo come di consueto da una melodia di partenza che vogliamo variare. La melodia è un estratto dal brano "Corazon de Oro", un celebre valse tango di Francisco Canaro, un brano scritto per bandoneon ed arrangiato per fisarmonica diatonica da Gianni Ventola Danese. Vediamo qui di seguito la partitura del tema originale e la variazione.
Come si vede dalla figura qui sopra, il tema originale presenta delle sequenze di ottavi, ma anche dei quarti e delle pause. Proprio aggiungento altri ottavi al posto dei quarti e delle pause si è ottenuto questo effetto di sequenza perpetua di note veloci.
Infatti sono ben 15 le battute consecutive che contengono ognuna 6 ottavi e quindi alla fine di questa variazione avremo suonato ben 90 ottavi consecutivi. Ora capiamo meglio perché si chiama moto perpetuo!
Come si vede, anche in questa tecnica c`è una idea di fondo, un procedimento creativo particolare alla base della variazione musicale.
Adesso possiamo ascoltare la variazione costruita mediante questa tecnica suonata alla fisarmonica diatonica.
Vediamo ora concretamente come suonare sulla tastiera della fisarmonica diatonica queste variazioni.
Proviamo a suonare la variazione e soprattutto cerchiamo di capire il procedimento che ha permesso di crearla.
In una seconda fase di studio individuale, proveremo ad applicare lo stesso procedimento a un'altra semplice melodia, a vostra scelta.
Osserviamo più volte il video e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del mantice APRIAMO e CHIUDIAMO. Le variazioni dovrano essere suonate con sicurezza.
Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarle a velocità normale come illustrato nella parte finale del video che abbiamo appena visto.
Come esercizio, una volta apprese le variazioni, possiamo suonare insieme al video.
Attenzione. E' molto importante suonare con sicurezza la melodia solo con la mano destra prima di aggiungere l'accompagnamento dei bassi.
Consiglio di studio. Proviamo ad applicare questa tecnica ad altre frasi semplici, le possiamo improvvisare, o le possiamo prendere da brani che già conosciamo.
7. Tecnica del fraseggio polifonico
Alcune melodie possono essere variate in modo molto interessante attraverso una aggiunta di una seconda voce alla mano destra, creando quindi una vera e propria polifonia.
Polifonia. Di che cosa si tratta? Con il termine polifonia (dall'greco antico, "tante voci") si definisce in musica uno stile compositivo che combina due o più voci indipendenti. Le voci vengono suonate simultaneamente nel corso della composizione, mantenendosi differenti l'una dall'altra dal punto di vista melodico e anche ritmico. In senso compositivo il termine polifonia si contrappone a quello di monodia, ovvero con una sola voce.
La polifonia, quindi, è un aspetto fondamentale dell'espressione musicale e infatti abbiamo dedicato già una intera lezione TA02 - Esercizi di polifonia alla mano destra del Corso Online di Fisarmonica Diatonica nella Sezione Tecniche Avanzate. Per chi volesse approfondire questo importante argomento e la sua applicazione nella prassi musicale della fisarmonica diatonica, può fare riferimento a quella lezione.
In questa lezione vedremo un procedimento per variare una melodia attraverso l'aggiunta di un fraseggio musicale organizzato prevalentemente in forma di arpeggio cordale, ovvero basato sull'accordo che si sta suonando in ciascuna battuta. Pertanto è molto importante conoscere le posizioni delle note degli accordi sulla tastiera del canto. E come si trovano le note degli accordi sulla tastiera destra? A questo importante argomento abbiamo dedicato la lezione TE04 - Armonizzare per accordi sulla tastiera del canto del Corso Online di Fisarmonica Diatonica nella Sezione Tecnica Esecutiva. Per chi volesse approfondire questo importante argomento e la sua applicazione nella prassi musicale della fisarmonica diatonica, può fare riferimento a quella lezione.
La tecnica che illustreremo in questo esercizio si presta molto bene a variare una melodia contraddistinta da note lunghe, quindi da un canto spiegato e di andamento cantabile. Partiamo quindi, come di consueto, da una melodia di partenza che vogliamo variare. La melodia è un estratto dal brano "Se chanto", i celebre inno Occitano valse tango di Francisco Canaro, un brano arrangiato per fisarmonica diatonica da Gianni Ventola Danese. Vediamo qui di seguito la partitura del tema originale e la variazione.
Come si vede dalla figura qui sopra, il tema originale presenta delle note molto lunghe e liriche che nella variazione sono state anche leggermente modificate per accentuarne il carattere elegiaco e celebrativo.
Con questa tecnica abbiamo costruito due variazioni. La prima è leggermente più complicata e si basa su un completo arpeggio accordale che si sovrappone alla nota del canto, e pertanto useremo una determinata diteggiatura a quattro dita. La seconda è la versione semplificata e fa uso di sole due note dell'accordo di riferimento, e qindi useremo una diteggiatura un po' differente.
Adesso possiamo ascoltare le due variazioni costruite mediante questa tecnica suonate alla fisarmonica diatonica.
Come si vede, anche in questa tecnica c`è una idea di fondo, un procedimento creativo particolare alla base della variazione musicale.
Vediamo ora concretamente come suonare sulla tastiera della fisarmonica diatonica queste variazioni.
Proviamo a suonare le variazioni e soprattutto cerchiamo di capire il procedimento che ha permesso di crearle.
In una seconda fase di studio individuale, proveremo ad applicare lo stesso procedimento a un'altra semplice melodia, a vostra scelta.
Osserviamo più volte il video e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del mantice APRIAMO e CHIUDIAMO. Le variazioni dovrano essere suonate con sicurezza.
Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarle a velocità normale come illustrato nella parte finale del video che abbiamo appena visto.
Come esercizio, una volta apprese le variazioni, possiamo suonare insieme al video.
Attenzione. E' molto importante suonare con sicurezza la melodia solo con la mano destra prima di aggiungere l'accompagnamento dei bassi.
Consiglio di studio. Proviamo ad applicare questa tecnica ad altre frasi semplici, le possiamo improvvisare, o le possiamo prendere da brani che già conosciamo.
8. Tecnica della sostituzione armonica
Come abbiamo già visto con la tecnica del pedale armonico, si può suonare una variazione del tema musicale originale senza modificare nemmeno una nota del tema, ma semplicemente modificando sostanzialmente l'accompagnamento. Abbiamo già sperimentato questa tecnica sostituendo le armonie dell'accompagnamento con un pedale armonico.
Ora facciamo un procedimento analogo, ma ora sostituiremo le armonie dell'accompagnamento con delle armonie differenti. Pertanto il ritmo e la melodia rimarranno invariate, cambieremo solo il contesto armonico tonale all'interno del quale la melodia si articola. Avete mai sentito suonare il celebre "Tanti auguri a te" in tonalità minore? ebbene, faremo qualcosa di molto simile ma su un tema musicalmente più interessante.
La tecnica che illustreremo in questo esercizio si presta molto bene a variare una melodia bella e interessante ma contraddistinta da un accompagnamento armonico un po' banale e monotono. Partiamo quindi, come di consueto, da una melodia di partenza che vogliamo variare. La melodia è un estratto da "Certains soirs", un brano inedito di Stéphane Delicq che ho ascoltato anni fa suonato su YouTube con l'armonizzazione originale che possiamo vedere qui di seguito. Vediamo dunque la partitura del tema originale e la variazione per sostituzioni armoniche.
Come si vede dalla figura qui sopra, a una linea melodica piuttosto articolata e non banale corrisponde una armonizzazione originale con soli quattro accordi: RE minore, MI, FA e LA minore.
Nella variazione armonica invece sono comprese le seguenti otto differenti armonizzazioni: RE minore, FA/MI, LA minore, LA minore/SOL, FA, SOL, SOL/LA, DO. Le armonizzazioni diverse dalla versione originale sono scritte nella partitura in colore rosso.
In particolare abbiamo fatto le seguenti sostituzioni armoniche:
Battuta 1. Nessuna sostituzione, RE minore. Battuta 2. FA/MI (FA con basso di MI) al posto di MI. Battuta 3. Nessuna sostituzione, LA minore. Battuta 4. LA minore/SOL (LA minore con basso di SOL) al posto di LA minore. Battuta 5. Nessuna sostituzione, RE minore. Battuta 6. FA/MI (FA con basso di MI) al posto di MI. Battuta 7. Nessuna sostituzione, LA minore. Battuta 8. LA minore/SOL (LA minore con basso di SOL) al posto di LA minore. Battuta 9. FA al posto di RE minore. Battuta 10. SOL al posto di FA. Battuta 11. Nessuna sostituzione, RE minore. Battuta 12. SOL/LA (SOL con basso di LA) al posto di LA minore. Battuta 13. RE minore al posto di MI. Battuta 14. SOL al posto di MI. Battuta 15. DO al posto di MI. Battuta 16. FA al posto di LA minore.
Vediamo che solo in cinque battute su sedici hanno abbiamo conservato l'armonizzazione originale, in particolare il RE minore proprio perché è la tonalità fondamentale del brano ed è quindi ovviamente difficile da sostituire senza snaturare l'intera composizione.
Adesso possiamo ascoltare la versione originale e successivamente la variazione costruita mediante questa tecnica suonata alla fisarmonica diatonica.
Come si vede, anche in questa tecnica c`è una idea di fondo, un procedimento creativo particolare alla base della variazione musicale.
Vediamo ora concretamente come suonare sulla tastiera della fisarmonica diatonica queste variazioni.
Proviamo a suonare la variazione e soprattutto cerchiamo di capire il procedimento che ha permesso di crearla.
In una seconda fase di studio individuale, proveremo ad applicare lo stesso procedimento a un'altra semplice melodia, a vostra scelta.
Osserviamo più volte il video e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del mantice APRIAMO e CHIUDIAMO. Le variazioni dovrano essere suonate con sicurezza.
Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarle a velocità normale come illustrato nella parte finale del video che abbiamo appena visto.
Come esercizio, una volta apprese le variazioni, possiamo suonare insieme al video.
Attenzione. E' molto importante suonare con sicurezza la melodia solo con la mano destra prima di aggiungere l'accompagnamento dei bassi.
Consiglio di studio. Proviamo ad applicare questa tecnica ad altre frasi semplici, le possiamo improvvisare, o le possiamo prendere da brani che già conosciamo.
9. Tecnica del cambiamento di tonalità
Come abbiamo già visto con la tecnica precedente, la tecnica della sostituzione armonica, possiamo cambiare il contesto armonico di una o più battute all'interno di un brano musicale. Con il procedimento che vedremo adesso andremo a cambiare l'intera tonalità di un brano, quindi il tema nel suo disegno ritmico rimarrà identico, ma tutta la melodia sarà trasposta in una nuova tolalità ed ovviamente cambieranno di conseguenza tutti gli accordi dell'accompagnamento.
Il cambiamento di tonalità, in questo caso, rispetta l'impianto maggiore o minore della melodia originale. Mentre nella precedente tecnica, ad esempio, possiamo sostituire un LA minore con un DO maggiore, in questa tecnica se la melodia originale è in tonalità maggiore, la nuova tonalità sarà maggiore, o sarà minore se la tonalità originale del brano è minore.
La fisarmonica diatonica non ha ovviamente le possibilità musicali di uno strumento cromatico e quindi saranno poche le tonalità alernative disponibili, ma comunque ci sono e questa tecnica può dare ottimi risultati.
Partiamo quindi, come di consueto, da alcune melodie di esempio. In paricolare vedremo questa tecnica applicata all'inno Occitano "Se chanto", successivamente ad una Courenta della Val Vermenagna detta "la Rossiniana" per la evidente ispirazione ad una aria dell'opera "Il barbiere di Siviglia", poi ad una melodia celtica, "Planxty Irwin" del compositore Turlough O' Carolan, e infine alla celebre mazurca "Les Escholliers de St-Genet" di Gilles Chabenat. Vediamo dunque la partitura di questi temi originale e la variazione per cambiamento di tonalità.
Come si vede dalla figura qui sopra, il passaggio di tonalità più naturale e immediato per la fisarmonica diatonica è quello da tonalità di SOL a tonalità di DO, che sono appunto le due scale di base della fisarmonica diatonoca, ma sono possibii anche altri cambiamenti, come ad esempio da MI minore a LA minore, come nel caso della mazurca francese.
Adesso possiamo ascoltare le variazioni costruite mediante questa tecnica suonate alla fisarmonica diatonica.
Come si vede, anche in questa tecnica c`è una idea di fondo, un procedimento creativo particolare alla base della variazione musicale.
Nota. Soprattutto dal cambiamento di tonalità da MI minore a LA minore possiamo sentire che la melodia nella sua variazione armonica scende nel registro grave, con note più basse e cupe, e questo aggiunge un ulteriore elemento di variazione rispetto alla melodia originale.
Vediamo ora concretamente come suonare sulla tastiera della fisarmonica diatonica queste variazioni.
Proviamo a suonare le variazioni e soprattutto cerchiamo di capire il procedimento che ha permesso di crearle.
In una seconda fase di studio individuale, proveremo ad applicare lo stesso procedimento a un'altra semplice melodia, a vostra scelta.
Osserviamo più volte il video e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del mantice APRIAMO e CHIUDIAMO. Le variazioni dovrano essere suonate con sicurezza.
Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarle a velocità normale come illustrato nella parte finale del video che abbiamo appena visto.
Come esercizio, una volta apprese le variazioni, possiamo suonare insieme al video.
Attenzione. E' molto importante suonare con sicurezza la melodia solo con la mano destra prima di aggiungere l'accompagnamento dei bassi.
Consiglio di studio. Proviamo ad applicare questa tecnica ad altre frasi semplici, le possiamo improvvisare, o le possiamo prendere da brani che già conosciamo.
10. Tecnica della griglia armonica
Con questa ultima tecnica possiamo già parlare di improvvisazione musicale, che è una prassi musicale molto difficile e che appartiene soprattutto all'ambito del jazz, ma non solo. Durante l'improvvisazione musicale possiamo usare tutte le tecniche viste finora, facendo riferimento soprattutto al tema principale e alla griglia armonica.
Nel jazz esiste il celebre "Real book" che contiene tutti gli standard jazz, le melodie principali o le canzoni, con le relative griglie armoniche, ovvero la sequenza delle armonizzazioni. Facendo riferimento alla linea melodica e all'armonizzazione contenuta nel "Real book" i jazzisti costruiscono le loro improvvisazioni.
Qualcosa del genere si può fare anche con la fisarmonica diatonica, che non è sicuramente uno strumento jazz, ma che ci permette di improvvisare delle variazioni a partire da un griglia armonica. Il risultato finale non sarà, come detto, musica jazz, ovvero una musica contraddistinta dalle note blu, e da modulazioni armoniche e accordi molto complicati, ma sarà comunque una improvvisazione che seguirà altri criteri musicali ad esempio sarà più melodica e cantabile ispirandosi alla musica popolare, che è comunque il nostro repertorio di riferimento.
Questo procedimento per creare delle variazioni musicali si presta molto bene nel caso l'armonizzazione della melodia originale sia molto variata, ad esempio quando vediamo una armonizzazione differente per ogni battuta. Se l'armonizzazione, ad esempio, è quasi tutta in LA minore e MI, allora questo procedimento non sarà il più adatto. Ma se vediamo che le armonizzazioni cambiano ogni battuta, potremo usare questa tecnica ottenendo dei buoi risultati.
Partiamo quindi, come di consueto, da una melodia di partenza che vogliamo variare. La melodia è un estratto da "Les amities", un celebre brano di Stéphane Delicq che da molti anni insegno ai miei studenti. Vediamo dunque la partitura del tema originale e la variazione per sostituzioni armoniche.
Come si vede dalla figura qui sopra, possiamo applicare questa tecnica anche in virtù del fatto che l'armonizzazione del tema presenta un continuo cambiamento di accordi, infatti vediamo che non ci sono mai due battute con la stessa armonizzazione. In questo caso possiamo parlare di una griglia armonica molto varia ed articolata. Vediamo qui di seguito la griglia armonica del brano che useremo poi per suonare la nostra variazione.
Frase A
DO | RE minore | LA minore | MI minore |
FA | RE minore | MI | LA minore |
Frase B
LA minore / FA | MI minore | RE minore / LA minore | FA | RE minore | MI minore | SOL11 |
Nota. Il SOL11 si suona incrociando il basso di SOL e l'accordo di FA, e infatti in partitura potrebbe anche essere indicato come F/G, socondo la notaione anglosassone, ovvero accordo di FA con basso di SOL.
Vediamo che non c'è mai una battuta con lo stesso accordo di quella precedente, e questo ci sarà di notevole aiuto quando proveremo a improvvisare una variazione dal momento che cambiando l'armonizzazione, cambieranno anche le note di approccio e le note a nostra disposizione, come abbiamo visto precedentemente in questa lezione.
Adesso possiamo ascoltare la versione originale e successivamente la variazione costruita mediante questa tecnica suonata alla fisarmonica diatonica.
Come si vede, in questa tecnica c`è una summa di alcune di quelle tecniche e di quei procedienti che abbiamo visto finora. Sicuramente della tecnica 2 (tecnica della linea melodica parallela) ad esempio nelle battute 22 e 23; della tecnica 3 (tecnica delle note di approccio) ad esempio nelle battute 24, 28 e 32, solo per fare alcuni esempi; e della 4 (tecnica delle variazioni deffe figurazioni ritmiche), come appare nelle battute 24, 31, 33 e 40.
Vediamo ora concretamente come suonare sulla tastiera della fisarmonica diatonica questa variazione.
Proviamo a suonare la variazione e soprattutto cerchiamo di capire il procedimento che ha permesso di crearla.
In una seconda fase di studio individuale, proveremo ad applicare lo stesso procedimento a un'altra semplice melodia, a vostra scelta.
Osserviamo più volte il video e ripetiamo la sequenza, rispettando le indicazioni del mantice APRIAMO e CHIUDIAMO. Le variazioni dovrano essere suonate con sicurezza.
Esercitiamoci fino a quando non riusciremo a suonarle a velocità normale come illustrato nella parte finale del video che abbiamo appena visto.
Come esercizio, una volta apprese le variazioni, possiamo suonare insieme al video.
Attenzione. E' molto importante suonare con sicurezza la melodia solo con la mano destra prima di aggiungere l'accompagnamento dei bassi.
Consiglio di studio. Proviamo ad applicare questa tecnica ad altre frasi semplici, le possiamo improvvisare, o le possiamo prendere da brani che già conosciamo.
Ora abbiamo proprio terminato. Abbiamo fatto una lezione molto intensa e lunga, ma solo la ripetizione di questi esercizi con costanza giorno dopo giorno ci porterà a migliorare notevolmente la nostra abilità a suonare delle variazioni interessanti, facilitando l'apprendimento e migliorando l'esecuzione di tutti i nuovi pezzi che impareremo a suonare in futuro!